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E’ partita, lo scorso lunedì 8 marzo, anche nella provincia di Bergamo, la campagna promossa da Uaar (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) in favore dell’Aborto Farmaceutico.

Bergamo, 17 marzo 2021 – “Non casuale la scelta della data che coincide con la giornata internazionale della donna, occasione per mettere al centro uno dei diritti spesso negati nel nostro Paese,” ha dichiarato Uaar in un comunicato stampa.

Nonostante una legge dello Stato, approvata dalla maggioranza degli italiani con un referendum che preveda la possibilità di interrompere la gravidanza con una scelta volontaria e personale – continua la nota – spesso chi opera questa decisione è costretta a fare i conti, al posto di un supporto psicologico, con un vero e proprio tribunale inquisitorio.”

Poi, la corsa ad ostacoli continua nella speranza di trovare almeno un medico che non sia “obiettore di carriera.”

Per questo abbiamo dato voce a ad Alice Merlo, testimonial della campagna: «Ho scelto di interrompere volontariamente una gravidanza con la terapia farmacologica. L’ho potuto fare in tutta sicurezza. La Ru486 evita il ricovero ospedaliero e l’intervento chirurgico: una scoperta scientifica meravigliosa per la salute delle donne,» conclude la nota.

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