SHARE

Siglato Accordo tra Avis e Regione Lombardia per la somministrare dei vaccini ai donatori di sangue e i loro familiari.

Milano, 17 marzo 2021 – La Giunta regionale, nella seduta di questa mattina, ha dato il via all’accordo quadro con Avis Regionale Lombardia per il possibile accesso dei donatori e dei loro familiari, conviventi, alle vaccinazioni contro il Covid-19. Le Avis di Regione Lombardia potranno mettere a disposizione strutture e personale – volontario e non – per garantire la buona riuscita della campagna vaccinale di massa e la tutela del sistema sanitario lombardo.

Comunicazione ai donatori la modalità operativa

Di primaria importanza il ruolo di Avis Regionale Lombardia nel coprire il maggior numero possibile di donatori. Nel momento di attivazione dell’accordo con le ATS di riferimento, sarà quindi compito di ogni struttura locale comunicare ai propri donatori la modalità operativa: pertanto il donatore dovrà attendere comunicazione da parte dalla propria Avis.

L’Accordo Quadro

L’accordo, sottoscritto da Letizia Moratti, Assessore al Welfare di Regione Lombardia, e da Oscar Bianchi, Presidente di Avis Regionale Lombardia, riconosce l’attività del donatore come indispensabile per il buon funzionamento del sistema sanitario regionale, con particolare riferimento alla donazione di emocomponenti per le attività trasfusionali e chirurgiche. Le unità di sangue e plasma raccolte sono infatti ritenute beni strategici per l’attività del Paese e pertanto risulta necessario mantenere il più possibile indenni dal contagio da Covid-19 tutti i donatori volontari iscritti e i loro rispettivi conviventi, ‘contatti diretti’ che potrebbero essere causa di contagio.

collaborare di Avis alla campagna di vaccinazione massiva

Un’azione questa che ha l’obiettivo di mantenere l’autosufficienza del fabbisogno regionale e nazionale di sangue e plasma. L’accordo quadro prevede la possibilità per le 648 Avis Comunali e 12 Avis Provinciali, di collaborare alla campagna di vaccinazione massiva tramite le proprie organizzazioni, mettendo a disposizione personale sanitario e amministrativo all’interno dei centri vaccinali massivi, ma potranno anche, laddove ritenessero, attivare linee vaccinali presso le Unità di Raccolta dell’Avis. Il tutto secondo appositi accordi con le ATS di competenza che definiranno il processo attuativo per lo svolgimento della vaccinazione.

LASCIA UN COMMENTO