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La rivoluzione digitale, unita ai cambiamenti in corso nel mercato e nella società, sta trasformando non solo le attività commerciali, ma le città stesse.

Cambiano i prodotti, i servizi e anche i comportamenti di acquisto dei clienti/cittadini.

Bergamo, 19 marzo 2019 – Spesso i cambiamenti della rivoluzione digitale non sono indolori e il commercio al dettaglio e gli esercizi commerciali di vicinato sono stati tra i più esposti a questi cambiamenti.
Ma sarebbe pericoloso dare tutta la colpa al digitale e all’eCommerce. Anzi il digitale – come tutti gli ambienti tecnologici ricchi di novità e funzionalità – può essere una minaccia ma anche un’opportunità … a patto che lo si conosca, che si sappia scegliere, che si abbia il coraggio di cambiare mentalità, e non limitarsi a fare “ciò che si è sempre fatto”.
Il fatto che Amazon compri catene di negozi e che ogni apertura di un Apple store crei una piccola rivoluzione urbana dimostra altresì che il negozio non è morto anzi al contrario.

La questione è dunque come far evolvere il negozio fisico per cogliere la sfida del digitale e come le città debbano trasformarsi – nel loro essere sempre più smart – non solo per far vivere meglio i cittadini, ma anche per rendere gli operatori commerciali e di prossimità più forti, radicati e competitivi.
E allora i distretti urbani del commercio riletti con la lente del digitale, le tecnologie digitali per potenziare l’esperienza fisica d’acquisto, i temporary store visti come aule didattiche su strada per provare il digitale, i sensori per analizzare i flussi pedonali e la permanenza davanti alle vetrine, i nuovi sistemi di pagamento usati dai più giovani, le comodità della consegna a domicilio per alcuni segmenti di clientela, … sono esempi delle fondamenta su cui si costruirà il negozio 4.0, inteso come modalità con cui il commercio di prossimità e i negozi tradizionali potranno cogliere in pienezza le opportunità offerte dalla rivoluzione digitale senza snaturar le loro origini e la loro specificità.

Domani, 20 marzo, alle ore 13, presso la sala Galmozzi, avrà luogo un incontro il cui tema sarà, appunto, la rivoluzione digitale con l’intervento di Andrea Granelli.
Andrea Granelli, presidente di Kanso, società di consulenza che si occupa di innovazione e change management, da diversi anni lavora su temi legati all’innovazione: inizia come ricercatore al CNR e lavora per diverse aziende (CESI, Montedison, Fimedit, McKinsey). Nel 1996 entra in Telecom Italia dove fonda tin.it – facendo per molti anni l’amministratore delegato – e poi diventa CEO della ricerca e del Venture Capital del gruppo (Tilab).

È stato membro del Comitato di valutazione del CNR, direttore scientifico della scuola internazionale di design Domus Academy, presidente dell’Associazione Archivio Storico Olivetti e membro del Consiglio Nazionale del WWF. Scrive periodicamente di innovazione su libri, quotidiani e riviste, con particolare attenzione alla rivoluzione digitale e ai suoi molteplici risvolti (anche quelli problematici). Ha inoltre curato la voce “Tecnologie della comunicazione” per la nuova enciclopedia Scienza e Tecnica della Treccani. Ha recentemente lanciato – insieme a Flavia Trupia – “PerLaRe”, associazione per il rilancio della retorica e il suo reinserimento tra gli elementi fondativi della leadership.

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