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Trattasi di “eroina purissima” che attraverso due corrieri pakistani giungeva allo scalo di Orio al Serio.

Il giro dello spaccio di droga, oltre la Lombardia  ha interessato anche Emilia Romagna, Veneto e Grecia. Dalle indagini, coordinate dal Dott. Fabio Pelosi della Procura della Repubblica di Bergamo, è emerso che la droga giungeva dal Pakistan alla Grecia, dove veniva confezionata in ovuli e consegnata ai corrieri i quali, dopo averla occultata sulla loro persona, raggiungevano l’Italia in aereo.

Ben quattro corrieri pakistani cosiddetti “Ovulatori” (vengono chiamano così perché nascondono la droga contenuta in in ovuli nelle parti intime, in modo da non farsi intercettare dalle unità cinofile dei Finanzieri), sono stati arrestati da questi ultimi, uno alla stazione ferroviaria di Verona, un altro a quella di Bologna e gli altri due all’aeroporto “Caravaggio” di Orio al Serio.

Il quartetto era proveniente da Atene. Oltre agli spacciatori gli uomini delle Fiamme Gialle hanno intercettato anche quattro persone destinatarie della sostanza stupefacente e mediante un’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla dott. Bianca Maria Bianchi, GIP del Tribunale orobico, sono stati tratti in arresto. La droga sequestrata ammonta a 1.800 g., la quale sul mercato nero dello spaccio italiano avrebbe fruttato ai malviventi qualcosa come 500 mila euro.

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