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Rossi: «L’Agenda è l’esito del percorso di ascolto e confronto che abbiamo promosso partendo dal territorio, e che ha generato una ricchezza di idee, proposte e azioni che possono essere utili al lavoro di tutti»

Bergamo, 11 dicembre 2017

Oggi pomeriggio ha avuto luogo in via Tasso l’incontro di insediamento del nuovo Osservatorio per le politiche montane. Sono intervenuti Matteo Rossi, presidente  della Provincia; Alberto Mazzoleni, presidente Comunità Montana Valle Brembana; Roberto Facchinetti, presidente C.M. Valle Imagna; Alessandro Bigoni, presidente C.M. dei Laghi bergamaschi; Danilo Cominelli, presidente C.M. Valle Seriana; Pierantonio Piccini, presidente C.M. di Scalve; Paolo Valoti, presidente CAI Bergamo; Yvan Caccia, presidente Parco delle Orobie; Carlo Personeni, Bim del Lago di Como e Fiumi Brembo e Serio; Adriana Bellini, Bim del Fiume Oglio.

Lo scopo dell’incontro è stato di dare continuità al lavoro avviato con gli Stati generali della montagna, sollecitare e monitorare azioni specifiche che verranno proposte nell’ambito dell’Agenda strategica: la Provincia, con decreto del presidente, ha deciso di dar vita all’ “Osservatorio della montagna”, che opererà attraverso una cabina di regia composta, oltre che dal presidente della Provincia, dal presidente delle Comunità Montane, dei Bim e del Parco delle Orobie, e sarà supportato dal settore Sviluppo di via Tasso, all’interno del quale, a partire dal prossimo mese di gennaio, verranno coordinate le politiche di sviluppo territoriale, il coordinamento dei Comuni e delle zone omogenee, le attività relative al turismo, cultura, sport, marketing territoriale e attività produttive.

La presidenza dell’Osservatorio sarà assunta da Paolo Valoti, che avrà il compito di coordinare la cabina di regia individuando annualmente gli obiettivi prioritari da perseguire sulla base delle indicazioni dell’ “Agenda strategica” e del “Decalogo” sottoscritti nel corso dell’incontro.

Perché la montagna?

La montagna rappresenta un laboratorio per sperimentare tre elementi fondamentali del progetto: innovazione, sviluppo sostenibile e identità culturale, per invogliare le nuove generazioni a vivere in montagna attraverso la promozione dello sviluppo delle imprese, con un propria attività economica, sociale e culturale, e senza essere costretti a scendere a valle.

Quindi occorre costruire strutture e infrastrutture: strade, ospedali, spazi di aggregazione sociale e rete digitale, per rendere vivibile lo spazio montano.

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