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La Lombardia raggiunge la soglia di 5.000 firme per portare in Consiglio regionale la proposta di legge sul “suicidio assistito”

Milano, 21 ottobre 2023 – La Lombardia ha raggiunto la soglia delle firme necessarie per la proposta di legge regionale sul “suicidio assitito”. Sono, infatti, oltre 5.000 i cittadini, residenti in Lombardia, che ad oggi hanno sottoscrittoLiberi Subito, la proposta di legge elaborata dall’Associazione Luca Coscioni, di cui è tesoriere Marco Cappato, per regolamentare l’aiuto medico alla morte volontaria. Un risultato ottenuto in meno della metà del tempo a disposizione: la campagna è partita il 22 settembre scorso e la scadenza per raccogliere le firme era prevista per gennaio 2024. La raccolta firme ora proseguirà fino al 30 novembre 2023.

La campagna di raccolta firme 

La raccolta firme è stata già avviata e conclusa con successo in 5 Regioni (Abruzzo, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Friuli Venezia Giulia). Oltre a queste anche Sardegna e Marche hanno depositato la pdl, ma tramite l’iniziativa di alcuni consiglieri regionali. In Basilicata la proposta di legge è invece stata promossa dall’iniziativa dei Comuni. Quindi sono 8 le Regioni già pronte a discutere la proposta.

In Lombardia, dopo il deposito delle firme, l’Ufficio di Presidenza dovrà deliberare sull’ammissibilità della proposta di legge. Solo dopo il parere di ammissibilità, inizierà l’iter di discussione per l’approvazione della proposta. 

Obiettivo raggiunto

L’obiettivo è stato raggiunto grazie all’impegno dei circa 500 volontari delle “Cellule” dell’Associazione Luca Coscioni sul territorio (Cellula Adda Martesana, Brescia, Cremona, Lainate, Lecco, Lodi, Milano, Varese), che hanno organizzato un centinaio di tavoli fino ad oggi.

La dichiarazione

“Esprimiamo la nostra gratitudine alle oltre 5000 persone che hanno già sottoscritto la proposta di legge regionale ‘Liberi subito’ – ha dichiarato Filomena Gallo (in foto), segretaria dell’Associazione Luca Coscioni, durante il XX Congresso dell’Associazione Luca Coscioni, in corso, fino a domenica a Milano -. Grazie alla loro azione, il Consiglio regionale avrà l’occasione di discutere e decidere su come garantire i diritti costituzionali dei pazienti della Lombardia in materia di fine vita, in particolare per impedire che qualcuno debba subire indefinitamente, come una tortura, una sofferenza insopportabile contro la propria volontà. In Lombardia – ha concluso Filomena Gallo – continuiamo la raccolta per raccogliere le firme di sicurezza e proseguire con il coinvolgimento trasversale di forze politiche e sociali”.

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