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Al via il bando di assegnazione di 28 borse di studio di ricerca, per dottorati innovativi, all’Università di Bergamo con fondi del PNRR e co-finanziamento di imprese del territorio.

Bergamo, 22 giugno 2023 – Le 28 borse di studio per dottorati di ricerca innovativi sono state messe a disposizione dal Ministero dell’Università e della Ricerca, per  l’Università degli studi di Bergamo che le destina ad aspiranti ricercatori, in stretta collaborazione con una serie di aziende del territorio, co-finanziatrici e co-protagoniste dell’iniziativa.

I dottorati innovativi

Si tratta del 39° ciclo dei cosiddetti “dottorati innovativi”. Le 28 borse co-finanziate si inseriscono nel programma Pnrr – Missione 4, componente 2, Investimento 3.3, relativo a dottorati industriali che rispondono ai fabbisogni di innovazione delle imprese e promuovono l’assunzione di ricercatori in azienda. La chiave di successo dei dottorati innovativi si identifica con la stretta collaborazione del mondo delle imprese: i temi e i percorsi formativi sono, infatti, definiti con il forte coinvolgimento dell’azienda co-finanziatrice. L’obiettivo è condurre progetti di ricerca applicata che, a partire dalle reali esigenze presenti e future delle aziende del territorio, sviluppino tecnologie, metodi e approcci innovativi. In poche parola: progetti che servano davvero, concretamente, alla crescita e allo sviluppo delle imprese che li co-finanziano. Un modo di valorizzare sempre di più la componente ricerca all’interno delle aziende, riconoscendone il valore e il ruolo strategico fondamentale.

 Durata dei dottorati

I dottorati hanno durata di 3-4 anni e prevedono, prima di tutto, un periodo di studio e di ricerca in azienda, della durata che va da un minimo di 6 a un massimo di 18 mesi; in secondo momento il progetto proseguirà presso l’Università o i centri di ricerca all’estero, anche in questo caso per un periodo compreso tra i 6 mesi e l’anno e mezzo.

Come si accede al dottorato

Al dottorato di ricerca si accede tramite un concorso pubblico indetto dall’Università degli studi di Bergamo. Il bando è stato pubblicato lo scorso martedì, 20 giugno, e scadrà il prossimo 25 agosto. I candidati potranno concorrere per un massimo di tre temi di ricerca tra quelli proposti all’interno di un medesimo Corso di dottorato (le indicazioni dettagliate al link https://www.unibg.it/ricerca/lavorare-ricerca/dottorati-ricerca/universita-e-imprese/dottorati-innovativi-xxxix-ciclo).

Le dichiarazioni

I dottorati innovativi – dichiara Gianluca D’Urso (in foto), professore ordinario del Dipartimento di Ingegneria gestionale, dell’informazione e della produzione e delegato del rettore alla Ricerca applicata – rappresentano una grande opportunità di collaborazione, di crescita e innovazione per tutti gli attori che ne prendono parte. Innanzitutto per i laureati che possono entrare in azienda e al contempo continuare un percorso di crescita in termini di ricerca e perfezionamento, sviluppando pensiero critico e metodologia scientifica. Per le aziende – prosegue – la possibilità di portare all’interno del loro organico figure già specializzate, ma che continuano a crescere e su cui investire, verso un’ulteriore specializzazione. Non ultimo, il binomio dottorando-azienda entra in contatto con un terzo attore che è l’Università, nell’ottica di una collaborazione continua, che può dare un grande contributo. L’università, in questo – aggiunge Gianluca D’Urso – modo ricopre un ruolo fondamentale di supporto alle aziende, ai dottorandi e ai loro progetti di ricerca.”

Crediamo fortemente in questa iniziativa – spiega Giovanni Fassi (in foto), vice presidente di Confindustria Bergamo per l’Innovazione – che ci aiuta a portare da subito più innovazione nelle aziende, offrendo ai giovani laureati percorsi di crescita di grandissimo interesse. I Dottorati innovativi sono fondamentali per avvicinare il mondo della ricerca a quello industriale e dare sempre più concretezza all’ecosistema dell’innovazione partendo dalle esigenze delle aziende del territorio che mettono in luce i temi e i filoni prioritari. Grazie a  metodi, tecnologie e approcci mirati – continua – vengono poi sviluppate e implementate le tecnologie più adeguate e le migliori soluzioni. Nel contesto di grave carenza di risorse umane che sta sperimentando il nostro territorio, investire nei Dottorati rappresenta anche una scelta molto lungimirante per attrarre e fidelizzare giovani di talento in un’ottica a medio-lungo termine. Confindustria Bergamo – conclude Fassi – oltre a supportare l’università e le imprese, offrirà due borse di dottorato sui temi chiave della sostenibilità e dell’attrattività territoriale a cui si aggiungono anche due borse del Digital Innovation Hub Bergamo sui fabbisogni del territorio in tema digitalizzazione.”

Fino al 25 agosto la possibilità di presentare la propria candidatura, per intraprendere un percorso di ricerca applicata sulla base delle reali esigenze di innovazione espresse dalle aziende.

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