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Giuseppe Remuzzi, Istituto “Mario Negri”: “Entrambi i vaccini sono ben tollerati” 

Bergamo, 13 dicembre 2021 – A livello nazionale stiamo assistendo a una riduzione di approvvigionamento di Vaccino Pfizer rispetto a Moderna che, inevitabilmente, determina lo spostamento delle somministrazioni verso il vaccino Spikevax di Moderna. Ma questo non deve essere un problema per chi deve accedere alla terza somministrazione di vaccino anti Covid-19:

Il profilo di sicurezza dei due vaccini

Il profilo di sicurezza ed efficacia dei due vaccini è sovrapponibile, entrambi derivano da studi clinici registrativi di dimensioni molto ampie come si evince anche dalla sezione dedicata da AIFA (Agenzia Nazionale del Farmaco) ai Vaccini a m-RNA. Come riportato da AIFA, la dose di richiamo dopo almeno cinque mesi dal completamento di un ciclo vaccinale primario va effettuata con un vaccino a m-RNA anche se non  fosse  disponibile  il  medesimo vaccino a m-RNA utilizzato per le prime due dosi. 

Analisi di sicurezza dei due vaccini

Per quanto riguarda la sicurezza dei due vaccini, l’analisi delle segnalazioni di reazione avversa osservate tra il 27/12/2020 e il 26/09/2021 (9° rapporto sulla sorveglianza dei vaccini Covid-AIFA) evidenzia che il tasso di segnalazione di reazione avversa ogni 100.000 dosi somministrate è leggermente superiore per Pfizer rispetto a Moderna come si evince dalla seguente tabella: 

Gli eventi avversi

Per entrambi i vaccini, gli eventi avversi più segnalati sono febbre, stanchezza, cefalea, dolori muscolari/articolari, reazione locale o dolore in sede di iniezione, brividi e nausea. EMA ha valutato i dati aggiornati sul rischio noto di miocardite e pericardite in seguito alla vaccinazione con i vaccini Covid-19 Pfizer e Moderna, per cui è stato stabilito che il rischio per entrambi questi eventi è complessivamente molto raro. 

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