SHARE

Bergamo è la terza città italiana più virtuosa per quello che riguarda la gestione degli animali domestici: lo stabilisce  “Animali in città”, rapporto di Legambiente che studia i servizi offerti dalle amministrazioni comunali e dalle aziende sanitarie per la gestione degli animali d’affezione.

Bergamo, 13 aprile 2021 – Il capoluogo orobico si assesta in classifica solo dietro le amministrazioni di Prato e Modena per la propria performance e spesa pro capite nella gestione degli animali domestici, in una graduatoria che comprende oltre 1000 comuni di tutto il nostro Paese.

I numeri degli animali domestici in città

A Bergamo risultano attualmente iscritti 13662 cani all’anagrafe canina, 2263 gatti a quella felina; la città si prende cura dei propri animali anche attraverso canili e gattili, che hanno rispettivamente ospitato nel 2019 406 cani e 99 gatti per garantire loro monitoraggio e assistenza sanitaria (di questi ultimi sono state promosse 389 adozioni di cani, 79 di gatti). 20 i programmi di osservazione e rieducazione di animali aggressivi. Bergamo ha inoltre 79 colonie feline monitorate sul proprio territorio comunale, per un totale di 725 gatti censiti, di cui 707 muniti di microchip e sterilizzati.

Regolamento per il benessere degli animali

Il Comune di Bergamo vanta anche un regolamento all’avanguardia per quello che riguarda il benessere animale, approvato nel 2017 dall’Amministrazione Gori: la Polizia Locale ha effettuato nel 2019 ben 99 controlli per non corretta detenzione o maltrattamento degli animali, comminando 24 sanzioni e denunciando un cittadino all’autorità Giudiziaria.

Legambiente premia Paola Brambilla, garante diritti degli animali

Il premio è stato ritirato questa mattina dalla Garante dei diritti degli animali del Comune di Bergamo Paola Brambilla, delegata dall’Amministrazione in occasione della presentazione del rapporto di Legambiente. A livello nazionale la gestione degli animali nelle città italiane nella sua disomogeneità presenta immensi divari tra aree geografiche e Comuni del nostro Paese, con situazioni diffuse di criticità, come canili pieni e spese spesso incontrollate da parte delle amministrazioni locali.

Il rapporto completo: http://legambienteanimalhelp.it/animalincitta/

Le richieste di Legambiente

Sono diverse le richieste di Legambiente: approvare al più presto l’anagrafe nazionale per tutti gli animali d’affezione per fare uscire dalla clandestinità presenze e bisogni diffusi, fare rete tra enti pubblici e privati emulando le esperienze positive, porsi l’obiettivo di 1.000 strutture veterinarie pubbliche ben funzionanti, tra canili e gattili sanitari e ospedali veterinari (una ogni 50-100 mila cittadini a seconda delle esigenze territoriali). Questa edizione analizza dati 2019 e restituisce, quindi, un quadro pre-pandemia: in linea il trend precedente, cioè in lieve miglioramento complessivo ma senza progressi rilevanti in nessuno dei campi esaminati, e tanto più utile a capire le possibili criticità da affrontare quando torneremo a muoverci liberamente.

LASCIA UN COMMENTO