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In merito alle recenti notizie diramate dal mass-media sui vaccini nelle farmacie, Federfarma ritiene necessari alcuni chiarimenti, anche con il fine di rassicurare i cittadini che si recheranno nelle farmacie stesse per l’inoculazione del vaccino SARS-CoV-2.

Bergamo, 22 Marzo 2021 – Come è noto, il Consiglio dei Ministri ha appena approvato un decreto-legge che, al fine di accelerare le attività di prenotazione e somministrazione dei vaccini per la prevenzione da SARS-CoV2, nell’interesse della collettività, consente, per l’anno 2021, l’inoculazione del vaccino nelle farmacie aperte al pubblico da parte dei farmacisti, opportunamente formati.

Le parafarmacie non potranno effettuare vaccinazioni

Constatata la necessità nell’attuale periodo pandemico di vaccinare il maggior numero di pazienti, il legislatore ha responsabilmente deciso di ricorrere anche alle farmacie, visto il loro ruolo di presidi di prossimità, integrando le attività vaccinali eseguite dal farmacista in farmacia con la disciplina della “Farmacia dei Servizi”. Per tale motivo, contrariamente a quanto già pubblicato, non potranno essere coinvolte le parafarmacie che non rientrano invece tra gli esercizi che possono erogare prestazioni del decreto legislativo 153/2009 (Farmacia dei Servizi).

I farmacisti somministrano il vaccino antinfluenzale in 8 Paesi

Il farmacista vaccinatore non è una improvvisazione. Le farmacie italiane si stanno preparando da tempo e, ad oggi, sono 8 i Paesi europei in cui il farmacista somministra il vaccino antinfluenzale: Danimarca, Irlanda, Francia, Grecia, Norvegia, Svizzera, Regno Unito, Portogallo, con una sperimentazione avviata in alcune zone della Germania. In Paesi come Irlanda, Estonia e Regno Unito,in farmacia, si somministra anche il vaccino anti-pneumococco e quello per l’herpes zoster.

Possibilità di ricorrere a farmaci salvavita nelle farmacie

Evidentemente, i legislatori europei hanno valutato, come oggi quello italiano, che le farmacie possano assicurare una vaccinazione dei pazienti in piena sicurezza, constatata anche la possibilità di ricorrere a dispositivi medici e farmaci salvavita, in caso di necessità. Il decreto-legge demanda ad un provvedimento attuativo l’individuazione delle procedure che consentiranno il pieno rispetto degli adempimenti in materia di sicurezza e la verifica di idoneità dei pazienti alla vaccinazione in farmacia.

Risposta rilevante dei farmacisti su inoculazione dei vaccini

Si stima che la risposta delle farmacie bergamasche a questo nuovo impegno sarà rilevante, come già sta avvenendo con l’esecuzione dei tamponi rapidi in circa 150 farmacie in tutta la provincia.

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