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Nella Foto: la dg Maria Beatrice Stasi e il presidente di Confartigianato imprese Bergamo, Giacinto Giambellini. 

Asst Papa Giovanni XXIII, artigiani e alpini di nuovo insieme al presidio medico avanzato in Fiera a Bergamo. Di fianco all’hub gestito dal Papa Giovanni un hub gestito dagli Spedali Civili di Brescia. La dg Stasi: “Un lavoro veloce, sicuro e in rete, forti delle conoscenze acquisite nella fase 1 per stare un passo davanti al virus.”

Bergamo, 2 novembre 2020 Le attività, coordinate dall’Asst Papa Giovanni XXIII, vedono l’impegno di medici, infermieri e tecnici, tutti al lavoro insieme, in uno spazio allestito grazie alle numerose imprese e agli artigiani locali che hanno risposto alla chiamata in azione di Confartigianato Bergamo e alla sempre fondamentale disponibilità dell’Associazione nazionale Alpini. Un lavoro di squadra che oggi permette di riattivare il presidio con i primi 4 posti letto di terapia intensiva e semi intensiva per procedere progressivamente con l’attivazione di ulteriori posti letto in base alle esigenze, fino ad un massimo, per ora, di 48. 24 (2 moduli da 12) saranno gestiti dal Papa Giovanni e 24 (2 moduli da 12) dagli Spedali Civili di Brescia, con personale medico e infermieristico proveniente da tutti gli ospedali pubblici e privati delle province di Bergamo, Brescia e Mantova.

Significativo il percorso Formazione “CoViD-19”

Tale percorso che verte su ‘Orientamento – Ambientamento – Confidenza d’uso del personale’ che sarà mantenuto costante per permettere al personale che entrerà in squadra in Fiera di essere preparato rispetto alla struttura, le dinamiche, le apparecchiature, l’organizzazione, gli applicativi informatici, col fine di uniformare i comportamenti del personale delle varie strutture sanitarie convolte.

Sarà riaperto oggi il presidio medico avanzato in Fiera a Bergamo – annuncia il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana (in foto) – che accoglierà i primi 4 pazienti. La riattivazione dei posti di terapia intensiva è stata realizzata grazie a un lavoro di squadra, coordinato dalla cabina di regia regionale che, ancora una volta, a distanza di 7 mesi, vede in prima linea l’Ospedale Papa Giovanni XXXIII, le imprese artigiane di Confartigianato Bergamo, i ragazzi della curva nord dell’Atalanta, A.N.A. onlus, che ringrazio a nome di tutta la Giunta regionale e dei Lombardi.”

Ecco la dirigenza del Presidio ospedaliero in Fiera

La Direzione sanitaria è affidata all’ASST Papa Giovanni XXIII nella persona di Oliviero Valoti (in foto), con un’articolazione organizzativa che prevede diverse responsabilità, alla Direzione medica e alla Direzione delle Professioni sanitarie. Al suo fianco il coordinatore infermieristico Luigi Daleffe; Francesco Ferri, coordinatore clinico dei due moduli a capo dell’ASST Papa Giovanni; Giuliana Vitali, coordinatrice del personale infermieristico e tecnico operante negli stessi due moduli.

Ruolo di ospedale hub per il Covid-19

L’Asst Papa Giovanni mette a disposizione 9 medici anestesisti e 24 infermieri e operatori di supporto, tecnici di radiologia, fisioterapisti, farmacia. Un rilevante impegno organizzativo che si aggiunge al ruolo di ospedale hub per il Covid e di tutte le patologie tempo dipendenti che restano in capo al Papa Giovanni.

Tamponi e vaccinazioni

Le attività legate ai tamponi verranno spostate al padiglione A. Le attività vaccinali, a partire da oggi, tornano al PreSST di Borgo Palazzo, che si associano a quelle antinfluenzali, funzionanti dal prossimo 4 novembre. La sanificazione del padiglione B sarà l’ultimo atto prima di accogliere il primo paziente atteso per le 13.00. L’Associazione Nazionale Alpini continua invece a gestire gli aspetti di logistica e sicurezza.

Il presidio in Fiera, oggi, si avvale dell’esperienza già fatta – sottolinea la direttrice generale, Maria Beatrice Stasi abbiamo imparato che è importante essere sempre un passo davanti al virus.”

Il vero cambiamento rispetto al presidio allestito a marzo – prosegue – è che in questa fase saremo al lavoro senza avvalerci di volontari ma con risorse di cui possiamo disporre grazie ad un uso integrato di tutta la rete ospedaliera lombarda.”

Ad aprile abbiamo curato 120 pazienti alcuni intensivi e altri bisognosi di ricovero ordinario. Oggi in Fiera tratteremo solo pazienti che hanno bisogno della terapia intensiva,” conclude la dg del Papa Giovanni XXIII.

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