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Dall’idea nata sul web alla prova effettiva su strada: il Bike Strike di venerdì 24 luglio partirà da piazzale Marconi, vicino alla stazione ferroviaria, alle ore 19.00.

Bergamo, 22 luglio 2020 – «Non trovi mai parcheggio? Prendi la bici!» Questo è lo slogan ufficiale che si legge sulla pagina web dell’appello, ma non solo, è infatti un incoraggiamento vero e proprio rivolto alla comunità bergamasca a ripensare alla mobilità cittadina, soprattutto nella situazione post-Covi in cui il traffico potrebbe scoppiare da un momento all’altro, in quanto, il trasporto pubblico si trova in crisi dovuta al distanziamento sociale.

Un’allegra pedalata di comitiva

I promoter dell’iniziativa invitano così i cittadini del capoluogo orobico al Bike Strike , che si svolgerà il prossimo venerdì, 24 luglio, alle ore 19, con partenza da piazzale Marconi. Un’allegra pedalata di comitiva, con al seguito anche i baristi, per rendere note nuove proposte che possano rendere più semplice la mobilità urbana a misura d’uomo e d’ambiente per tutta la città e i suoi comuni limitrofi.

Gli organizzatori

L’appello è partito dal web -nel recente periodo di lockdown- diretto agli amministratori comunali di città e hinterland. A darne l’idea sono state le varie associazioni presenti sul territorio, anche se molto diverse tra loro: si va dai ciclisti urbani della FIAB-Pedalopolis agli universitari di Bike2UniBg, dalle associazioni ecologiste storiche come Legambiente ai giovanissimi di Fridays for Future, dai più sportivi de La Popolare Ciclistica al Comitato Ferrovia Ambiente e Salute della Valle Brembana. L’appello suk sito web www.bergamoriparteinbici.it

In un tempo limitato l’iniziativa ha avuto il sostegno di 129 soggetti collettivi diversi, tra comitati di quartiere, esercenti, associazioni di genitori, circoli e perfino operatori turistici. È cosi che il prossimo venerdì sera dal web si passa ai fatti: «opportunamente distanziati- per dimostrare che a Bergamo- l’importante non è cadere, ma ripartire in bici» – si legge nell’appello -.

«Chiediamo che tutti i soggetti istituzionali competenti prendano provvedimenti in tal senso e ci rendiamo disponibili per collaborare con tutti coloro (istituzioni, organizzazioni civiche, associazioni di categoria, singoli cittadini o esercenti…) che vogliano affrontare la questione della mobilità per vivere al meglio il post-lockdown» – continua l’appello sul sito www.bergamoriparteinbici.it.

Tale istanza è stata colta anche dall’assessore all’ambiente e alla mobilità del Comune di Bergamo, Stefano Zenoni (in foto), che ha convocato ad un tavolo (digitale) tutti i promotori.

Il vero obiettivo

L’intento che in realtà si cela dietro è quello di proporre la creazione di ciclabili “pop-up”- temporanee con una segnaletica orizzontale e verticale lungo le vie della città, maggiormente frequentate, il rafforzamento delle ZTL e Zone 30, che facilitino lo spostamento con i mezzi che hanno meno effetto sull’ambiente (come bici, e-bike, monopattini, roller, scooter elettrici…) e non solo, ma che lo rendano anche più sicuro.

Stalli sicuri per il parcheggio dei mezzi a due ruote

Inoltre, si suggerisce l’installazione di rastrelliere e stalli sicuri per il parcheggio di propri mezzi, l’incentivo al bike-sharing (BiGi e Mobike) e allo sharing di monopattini elettrici, una campagna di comunicazione e sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza sulla mobilità sostenibile e il coordinamento sovracomunale riguardante le politiche della mobilità, in vista di un ritorno alla normalità in autunno.

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