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Nel corso del recente  Webinar ‘Air pollution and Covid-19’, organizzato dalla Fondazione Internazionale Menarini, nell’ambito del progetto RespiraMi, la tesi secondo cui lo smog è  direttamente coinvolto nell’aumento dei contagi da Covid-19, non è  stata sostenuta dalla maggior parte di ricercatori internazionalali.

18 luglio 2020 – Sebbene lo smog “cammini a braccetto” della Covid-19, non sarebbe, secondo gli esperti, un vettore in grado di diffondere e “trasportare’” il virus, ma chi si espone a lungo all’inquinamento atmosferico, se contagiato, potrebbe avere conseguenze più serie.

Lo smog non è un vettore della Covid-19

Quindi lo smog non sarebbe, di per sé, vettore di contagio da Covid.19, ma i suoi effetti sull’organismo possono determinare una prognosi della malattia più complicata.

Maggiori danni causati dal virus su persone esposte allo smog

In poche parole, quando l’organismo è affetto da patologie croniche, come asma bronchiale, cardiopatie, e disturbi cardiovascolari, causati dall’aria inquinata, il Coronavirus può determinare danni maggiori.

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