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A una settimana dall’avvio dei test sierologici in Bergamasca, l’Agenzia di Tutela della Salute rende noti gli esiti dei primi prelievi ematici che hanno riguardato, come da indicazioni di Regione Lombardia, gli operatori sanitari e la cittadinanza.

Bergamo, 30 aprile 2020 – Sono stati 3.320 i test sierologici fatti dal 23 aprile a ieri, 2.581 quelli processati e 739 quelli che sono in lavorazione in queste ore.

Le due tabelle mostrano i risultati preliminari ad oggi dell’indagine epidemiologica in corso

1. ATS BG: soggetti in quarantena

(popolazione generale 18-64 anni;
Valle Seriana)

 

2. ASST: operatori sanitari

(PAPA GIOVANNI XXIII, BERGAMO Est e BERGAMO Ovest)

positivi

652

61,9%

 

positivi

355

23,2%

dubbi

39

3,7%

 

dubbi

40

2,6%

negativi

363

34,4%

 

negativi

1.132

74,1%

totale

1.054

 

 

totale

1.527

 

La tabella 1, relativa alla popolazione generale di età 18-64 anni, evidenzia l’elevata prevalenza di positivi nel territorio della Valle Seriana (62%); la tabella 2, che sintetizza i risultati dei test eseguiti sugli operatori sanitari delle tre ASST, mostra invece una prevalenza di positivi bassa (23,2%).

Il basso numero complessivo di test “dubbi” rappresenta l’ottima capacità del test di selezionare i positivi ed i negativi (confermando quindi le informazioni iniziali di alta specificità ed alta sensibilità, come spiegato più avanti nell’approfondimento tecnico).

L’indagine epidemiologica sulla popolazione

Questi sono i risultati dei primi giorni dell’indagine epidemiologica di popolazione tramite test sierologici messa in atto da Regione Lombardia, che ha individuato i soggetti al termine della quarantena fiduciaria come eligibili all’indagine; in particolare sono state declinate tre categorie di persone:

  • soggetti sintomatici con quadro Covid compatibile, segnalati da MMG ad ATS;
  • contatti sintomatici di caso accertato (identificati da ATS con indagine epidemiologica);
  • contatti asintomatici di caso (identificati da ATS con indagine epidemiologica).

E’ importante ricordare che l’indagine epidemiologica di popolazione in corso ha la finalità principale di chiarire, attraverso stime statistiche derivate da un campione, la dimensione quantitativa che l’epidemia ha assunto, attraverso lo sviluppo dei contagi, sul territorio. In particolare, per quanto riguarda l’epidemia da Coronavirus, questa indagine epidemiologica programmata da Regione Lombardia risponde alle necessità di un monitoraggio mirato, con estensione campionaria adeguata, per individuare il tasso di positività nella popolazione generale, compresi i casi asintomatici e paucisintomatici tra la popolazione generale, che rimangono incogniti per entità e distribuzione.

Benefici dell’indagine epidemiologica

I benefici di questa indagine epidemiologica sono di tutela generale immediata, nella fase attiva dell’epidemia, per porre in atto tutte le misure di minimizzazione dell’ampliamento dei contagi, ma soprattutto consente di disporre, su un più lungo periodo, di un campione random della popolazione attiva sufficientemente ampio e rappresentativo, analizzabile per vari parametri e quindi adatto al monitoraggio dei principali indicatori epidemiologici e di politica sanitaria (mortalità, letalità tasso di contagio, previsione sull’utilizzo dei ricoveri e delle terapie intensive, necessità di prosecuzione delle strategie di lockdown, etc.

APPROFONDIMENTI TECNICI – PDF

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