SHARE

Nella foto: L’aula Magna Sant’Agostino gremita di partecipanti all’incontro

Si è aperto questa mattina, presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi nel Complesso di Sant’Agostino, il «XIV Incontro della Rete Insieme per L’allattamento – L’empowerment dei genitori favorisce l’allattamento».

Bergamo, 25 settembre 2019 Sono stati circa duecento i partecipanti all’evento nazionale dell’UNICEF sull’importanza dell’allattamento per il bambino e per la mamma, provenienti da ogni parte d’Italia.

Il direttore generale di ATS Bergamo, Massimo Giupponi, nell’accogliere autorità, partecipanti e mamme peer, ha ringraziato il sindaco del Comune e il rettore dell’Università di Bergamo che hanno supportato l’iniziativa e ha ricordato come «Bergamo è in prima linea nel favorire l’allattamento materno», tanto che ha ricevuto il 16 maggio 2017 il prestigioso riconoscimento dell’OMS/UNICEF ‘Comunità Amica dei Bambini‘ per aver adottato pratiche per sostenere l’allattamento nel quadro dell’iniziativa ‘Insieme per l’Allattamento: Ospedali & Comunità Amici dei Bambini uniti per la protezione, promozione e sostegno dell’allattamento’, programma internazionale che aiuta i servizi sanitari a migliorare le pratiche assistenziali rendendo protagonisti i genitori e sostenendoli nelle scelte per l’alimentazione e le cure dei propri bambini.

Un risultato non casuale, «grazie all’impegno pluriennale dell’ASL prima e dell’ATS dopo», come ha ricordato Giupponi, ringraziando per il lavoro fatto da Mara Azzi che lo ha preceduto alla guida dell’Agenzia di Tutela della Salute. Il risultato? «Grazie alle azioni messe in campo negli anni dalla nostra Agenzia di Tutela della Salute per diffondere la cultura dell’allattamento – ha proseguito Giupponi – la quota delle mamme bergamasche che nutrono i loro piccoli al seno (verificata alla prima vaccinazione, quindi a tre mesi di vita del bambino) è passata dal 36% del 2012 al 55% del 2018 e dei diversi Baby pit stop UNICEF (punti dove la mamma può allattare e cambiare suo figlio) presenti in Italia ben 166 sono in provincia di Bergamo».

Nella foto da sinistra: Gori, Giupponi e Samengo

Sulla stessa linea di Giupponi si è espresso il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, che ha detto: «Nella città di Bergamo ci sono 36 baby pit stop tra pubblico e privato. La cultura dell’allattamento facile è andata al di là del solo ambito pubblico. Vogliamo essere una città in cui essere mamma sia un’esperienza facile. Allattare o cambiare il pannolino nei luoghi di lavoro – ha continuato Gori – è utile a favorire la conciliazione tra vita professionale e maternità. Il lavoro di Ats è stato accompagnato dal Comune e cercheremo di fare anche di più».

«Tutta la comunità accademica – ha sottolineato il rettore dell’Università di Bergamo, Remo Morzenti Pellegrini ha da subito voluto ospitare e patrocinare questo convegno dedicato a un tema fondamentale in termine di salute e prevenzione, nonché di tutela dei nostri piccoli concittadini. È una pratica naturale che necessita di essere sostenuta. Si è sviluppata una cultura sull’allattamento al seno che vuole ripristinare la naturalità dell’atto».

«Il programma dell’UNICEF Insieme per l’Allattamento, Ospedali&Comunità Amici dei Bambini – ha sottolineato Francesco Samengo, presidente dell’UNICEF Italia – è sempre più radicato in tutto il territorio italiano: ad oggi, fanno parte della Rete UNICEF in Italia 29 Ospedali e 7 Comunità riconosciuti dall’UNICEF come Amici dei bambini, 3 Corsi di Laurea riconosciuti Amici dell’Allattamento e oltre 820 Baby Pit Stop – spazi dedicati a tutte le famiglie in cui poter prendersi cura dei propri bambini. Nel 2018, oltre 31.500 bambini, il 7% dei nati in Italia, sono nati negli Ospedali riconosciuti dall’UNICEF e dall’OMS ‘Amici dei bambini’. L’allattamento è il modo più efficace ed economico per garantire a un bambino il miglior inizio di vita possibile. Promuovere, proteggere e sostenere l’allattamento – ha proseguito – è un obiettivo di salute utile ed efficace per tutti, singoli cittadini, strutture e operatori sanitari, che deve coinvolgere via via l’intero tessuto sociale, famiglie, gruppi di volontariato, il mondo dell’istruzione e dell’informazione, i soggetti politici e l’intera comunità».

Anche l’assessore di Regione Lombardia, Claudia Terzi ha voluto testimoniare la sua vicinanza alla giornata odierna con un messaggio in cui ha evidenziato come il tema sia di grande rilevanza: «Lo dico da assessore, da amministratore, ma lo dico soprattutto da mamma – ha ammesso l’assessore – felicemente alle prese con l’allattamento di mia figlia. Un’esperienza di gioia e di sacrificio che comporta benefici per il bambino ma anche per la mamma. Regione Lombardia agisce convintamente nella direzione di promuovere e proteggere questa pratica – ha proseguito – attraverso l’assessorato al Welfare guidato da Giulio Gallera. Siamo consapevoli che c’è ancora molto da fare, ma saremo in prima fila per diffondere, concretamente, l’imprescindibile cultura dell’allattamento», ha concluso.

LASCIA UN COMMENTO