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La «Misura B1», finanziata da Regione Lombardia per il 2019 supporterà, a domicilio, le persone in condizione di gravissima disabilità.

 

Bergamo, 15 maggio 2019 689 persone supportate con buoni da 500 a 900 euro al mese e con voucher per servizi da 360 a 1.400 euro al mese per un totale di quasi 7 milioni di euro sul territorio della  provincia bergamasca: sono questi i numeri della Misura B1 per il 2019, erogata da ATS Bergamo e finanziata da Regione Lombardia con risorse proprie e con il Fondo Nazionale per le non Autosufficienze.

«La Misura B1 è il programma operativo regionale che risponde alle esigenze delle persone di ogni età che sono in situazioni di gravissima disabilità ovvero in condizione di non autosufficienza e gravi disabilità – ha spiegato Cristina Sarchi (in foto), direttore sociosanitario di ATS Bergamo –. Anche quest’anno andremo a supportare le persone e le loro famiglie con un contributo in denaro e con prestazioni di vario tipo per quasi sette milioni di euro affinché possano essere curate al loro domicilio. Si tratta, ad oggi, di 311 minori, di 201 adulti e di 177 anziani».

Ecco quali sono le tipologie di destinatari della “Misura B1”

Sono 8 le tipologie di destinatari della Misura B1: coma e stato vegetativo, gravissima demenza, lesioni spinali, gravissime compromissioni motorie, deprivazioni sensoriali complesse (vista e udito), autismo, grave ritardo mentale, condizioni di dipendenza vitale che richiedono assistenza ventiquattr’ore al giorno.

Diagnosi prevalenti degli anziani supportati

A tutt’oggi gli anziani supportati presentano in prevalenza una diagnosi di grave demenza (128 persone, pari al 18,6% del totale dei beneficiari), tra i beneficiari minori prevalgono le diagnosi di autismo (155 persone: 22,5% del totale) e il grave ritardo mentale (124 persone: 18% del totale dei beneficiari), mentre le altre situazioni impattano su pazienti di tutte le età.

«Con l’erogazione della Misura B1 diamo la possibilità ai nostri concittadini e alle nostre concittadine più fragili di restare al proprio domicilio, con le implicazioni positive che questo comporta; d’altra parte assicuriamo a loro e alle loro famiglie il necessario supporto economico e l’indispensabile erogazione di servizi per un’assistenza completa ed efficace», conclude Sarchi.

Per verificare il possesso dei requisiti e presentare la domanda consultare il sito www.ats-bg.it

e in particolare il link http://www.ats-bg.it/servizi/notizie/notizie_fase02.aspx?ID=16531

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