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È composto da una fitta rete di canali, lungo tutto il corpo, pieni di un particolare liquido sotto la pelle, che funge da ammortizzatore in difesa degli organi interni da urti

Con esso potrebbero essere spiegati alcuni meccanismi che stanno alla base della diffusione dei tumori

 

New York, 28 marzo 2018. E’ stato scoperto un nuovo organo tra i più estesi del corpo umano: l’interstizio, costituito da una fitta rete di canali pieni di liquido, chiamato interstiziale he si trovano sotto la pelle e nei tessuti che rivestono l’intestino, i polmoni, i vasi sanguigni e i muscoli.

La scoperta, pubblicata su Scientific Reports, è stata possibile grazie ad una nuova tecnica di endomicroscopia confocale laser, messa in atto da una équipe di ricercatori alla guida del patologo Neil D. Theise della New York University School of Medicine negli Stati Uniti, alla quale seguiranno, senza alcun dubbio, ulteriori studi per la comprensione dei processi fisiologici e dei meccanismi di molte malattie, tra cui il cancro, di cui l’interstizio potrebbe contribuire a spiegare la diffusione.

La scoperta Circa tre anni fa, gli endoscopisti e coautori dello studio David Carr-Locke e Petros Benias del Beth Israel Medical Center stavano analizzando con l’endomicroscopia confocale laser il dotto biliare di un paziente con tumore e, con stupore, notarono la presenza di una serie di cavità interconnesse a livello del tessuto sotto la mucosa, che non corrispondeva a nessuna struttura anatomica nota. Questa tecnica permetteva quindi ai ricercatori di osservare la vera natura dell’interstizio. Carr-Locke e Benias mostrarono le immagini ottenute al patologo Theise, che sottopose lo stesso tessuto ad una biopsia tradizionale. Al microscopio, la struttura reticolare costituita da cavità piene di liquido scompariva. Successivamente, attraverso studi mirati, i ricercatori confermarono che ciò che si vedeva al microscopio era soltanto quello che restava dei tessuti “collassati”, cioè dopo la perdita del liquido interstiziale che li riempie.

La nuova tecnica venne impiegata su alcuni pazienti malati di tumore al pancreas e dotto biliare, consentendo ai chirurghi di analizzare la struttura dei tessuti a livello microscopico, mediante un endoscopio insieme ad un laser per illuminare i tessuti e alcuni sensori che, a loro volta, analizzavano i raggi fluorescenti riflessi dal campione tissutale. Le immagini dei dotti biliari così ottenute venivano poi confrontate con quelle di altri campioni esaminati a 60-70 micrometri sotto la pelle, sotto la mucosa gastrointestinale, intorno alla vescica e ad altri organi.

In tal modo, la presenza della nuova struttura anatomica venne riconosciuta in tutte le parti del corpo soggette a pressioni. L’interstizio agirebbe, secondo i ricercatori, come un ammortizzatore che protegge i tessuti da lesioni causati dalle continue sollecitazioni provocate dal movimento di muscoli, organi e vasi sanguigni. Il nuovo organo, inoltre, è a sua volta sostenuto da un reticolo di fasci di collagene e di elastina, principali componenti dei tessuti connettivi.

L’interstizio inoltre attinge il suo liquido dal sistema linfatico con il quale comunica, che ne riempie gli spazi. E’ sembra appunto tale collegamento con il sistema linfatico che facilita il cancro a invadere il tessuto interstiziale nel quale ha maggiori probabilità di diffondersi. Il nuovo organo potrebbe avere un ruolo anche nella formazione di rughe della pelle, nell’irrigidimento degli arti e nella progressione di alcune malattie infiammatorie. Infatti, nell’interstizio si sono notati anche cellule staminali mesenchimali deputate alla formazione di tessuto cicatriziale nelle malattie infiammatorie. Inoltre, le proteine che sostengono la struttura, se piegate, sono in grado di generare piccole correnti elettriche, ecco come si potrebbe spiegare la tecnica dell’agopuntura.

«Questa scoperta potrà portare a enormi progressi in medicina ha detto Neil D. Theise (nella foto)  anche grazie al fatto che l’analisi diretta del liquido interstiziale potrebbe diventare un potente strumento diagnostico per la diagnosi precoce del cancro e di alcune malattie infiammatorie».

 

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