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La legge di Bilancio di previsione del 2018 ha introdotto i“Distretti del cibo” tramite cui imprese agricole, associazioni ed enti locali possono costruire piani di sviluppo pluriennali e accedere così ai finanziamenti del settore

Bergamo 22 gennaio 2018

E’ stato un incontro importante quello di oggi pomeriggio tenutosi in via Tasso, organizzato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali dal titolo: ”Distretti del cibo” con la collaborazione della Provincia, a cui hanno partecipato alcuni dirigenti ministeriali di filiera e del biodistretto dell’agricoltura.

La legge di bilacio di previsione del 2018 ha introdotto i Distretti del cibo, uno strumento a disposizione di imprese agricole, cittadini, associazioni ed enti locali per costruire piani di sviluppo pluriennali e accedere così a finanziamenti dedicati.

Si tratta della prima presentazione della legge sui Distretti del cibo a livello nazionale. Un percorso di riflessione per condividere strategie di sviluppo economico territoriale della pianura bergamasca, attraverso un programma articolato di seminari di studio, laboratori ed eventi. Tre sono state le tematiche fondamentali al centro della discussione:

Infrastrutture economia e lavoro per una maggiore consapevolezza delle potenzialità degli importanti investimenti sul territorio e possibili impatti a livello socio economico; agricoltura, ambiente, sostenibilità per una riflessione sui temi dell’agricoltura industrializzata verso le produzioni tipiche sostenibili, lo sviluppo del biologico, l’innovazione della filiera lattiero casearia e il ruolo delle governance locali sullo sviluppo delle politiche del cibo; turismo, cultura, formazione per condividere strategie di internazionalizzazione e valorizzazionedella rete dei Castelli e dei percorsi storico-enogastronomici e potenziare la professionalizzazione del distretto turistico.

«Abbiamo condiviso con il Ministro Martina – ha piegato il presisdente Matteo Rossi – questo intervento sull’agricoltura, che ha dato il suo sostegno in questo settore importante per l’economia territoriale della bergamasca. Abbiamo esperienza di innovazione d’mpresa e sviluppo locale – ha proseguito Rossi – specialmente per cio’ che riguarda il biologico. Ringrazio le persone che ci credono e che hanno un’attività agricola; farò di tutto per intervenire con le istituzioni per supportare la loro attività. La sfida riguarda soprattutto – ha concluso il presidente – ottenere la certificazione del buon cibo».

La nuova normativa prevede anche l’istituzione di un albo nazionale del Distretti del cibo e la spesa di 5 milioni di euro per l’anno 2018 e di 10 milioni a decorrere dall’anno 2019. Fino a oggi i Distretti del cibo erano riconosciuti solo a livello regionale.

All’incontro è intervenuto, in videoconferenza, il ministro Maurizio Martina, che ha detto:

«Abbiamo lavorato con grande efficacia e con risultati significativi riguardanti l’esperienza delle aziende agricole dislocate sul territorio. Quanto prima renderemo attivi i distretti del cibo per sostenere l’agro alimentare e l’ambiente, all’interno delle comunità territoriali, con la centralità del cibo, sviluppo locale e relazioni sociali. Bisogna mettere al centro dell’attenzione gli interventi locali dei nostri territori e sono grato per la presentazione del tema di oggi. Abbiamo concordato con il Ministro della cultura Franceschini alcuni progetti che prenderanno il via nel corso di quest’anno».

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