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Secondo quanto segnalato alla nostra redazione da un passeggero della linea 1/A ATB, di ritorno dall’ipermercato “Orio Center” di Orio Al Serio

 

 

Bergamo, 22 dicembre 2017

Questa sera un cittadino bergamasco, che nominiamo signor x, verso le 19, ha chiamato la nostra redazione segnalandoci di essersi imbattuto, qualche ora prima, in una disavventura sull’autobus della linea 1/A di ritorno da Orio Al Serio. Ci ha raccontato che, la pubblicità “Bergamo Respira” diramata, da un po’ di tempo a questa parte, dal Comune di Bergamo per l’eccessivo inquinamento atmosferico prodotto dalle macchine, lo ha convinto a lasciare la macchina a casa e a recarsi all’ipermercato “Orio Center” per gli acquisti natalizi con l’autobus dell’ATB. All’andata è andato tutto liscio: è arrivato a destinazione senza alcun problema e ha proceduto ai suoi acquisti all’ipermercato.

All’uscita da uno dei due grandi vani parcheggio della mega struttura commerciale, la persona in questione, si è aggirata qua e là, per circa mezz’ora, alla ricerca della fermata dell’autobus per il ritorno in città, senza trovare nessun cartello di indicazione, né all’interno della struttura né fuori da quest’ultima. Chiedendo informazioni ai passanti, finalmente ha trovato la fermata che poi stava proprio di fronte Centro Commerciale.

Qui è arrivato intorno alle 17,25, e ha trovato qualcosa come una settantina di persone accalcate e infreddolite, sullo stretto e lungo marciapiede, costituite in larga maggioranza da ragazzi in attesa dell’autobus. Arrivato puntualmente alle 18, non appena l’autista ha aperte le porte del mezzo c’è stato un vero e proprio arrembaggio di persone per salire a bordo. Risultato: circa una sessantina di persone sono riuscite a salire, mentre una decina, tra cui il signor x, sono rimaste a terra; quindi costrette ad attendere per un’altra mezz’ora, al freddo, l’arrivo dell’autobus della corsa successiva, ovvero quella delle 18,28.

Intanto col passare del tempo, alla fermata affluivano sempre più persone che uscivano dall’adiacente centro commerciale, fino a raggiungere quasi il numero di quelle che erano partire con il mezzo della corsa precedente. Il signore in questione, quindi, è stato costretto a stare un’altra mezzora fermo, all’addiaccio e con i pacchi in mano, contenenti la merce che un’ora prima aveva acquistato all’ipermercato. Arrivato l’autobus, la gente che aspettava compreso lui, orientativamente una sessantina in tutto, hanno dato l’assalto al mezzo, come i passeggeri della precedente corsa, per cercare di salire a bordo e non perdere la corsa stessa.

«Tra spinte della gente che si accalcava, mi sono trovato sul mezzo pubblico quasi trascinato dalle persone – ha spiegato il signor x – . Eravamo uno attaccato all’altro come le sardine in scatola; poco a poco ho cercato di appoggiare i pacchi sotto il sedile di un passeggero – ha aggiunto – e non c’era neanche bisogno di tenersi dalla maniglia in alto in quanto eravamo stretti e ammassati tutti quanti. Figuriamoci se c’è stato qualcuno in grado di riuscire a obliterare il biglietto».

Come ha fatto a scattarle le foto sull’autobus che ci ha fornito? Gli abbiamo chiesto.

«Le ho potute scattare mentre l’autobus sostava alle fermate nel corso del tragitto – ha concluso».

Si spera che l’ATB prenda provvedimenti affinché aumenti le corse per Orio Al Serio, metta qualche fermata in più vicino al Centro Commerciale, impieghi autobus più capienti e, infine, installi pensiline alle fermate, in modo che la gente, in attesa dell’autobus, possa ripararsi dalle intemperie.

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