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A Bergamo Il gioco d’azzardo registra una spesa di 204 milioni di euro l’anno.

 10/03/2017

Nel corso del convegno nazionale dal titolo: “Gioco d’Azzardo Patologico-GAP, dalla Neurobiologia Sperimentale alla Clinica” tenutosi la mattina del 7 marzo u.s. all’Ospedale Papa Giovanni XXIII, è stato presentato il Piano d’Azione 2017 per la prevenzione del Gioco d’Azzardo Patologico/GAP, elaborato dall’Agenzia della Tutela della Salute della Provincia di Bergamo, grazie al lavoro del Tavolo provinciale per la prevenzione del Gioco d’Azzardo Patologico/GAP.

Da tale convegno sono emersi dati allarmanti per la città di Bergamo, dove Il gioco d’azzardo registra una spesa di 204 milioni di euro in gioco, con un esborso pro-capite, minori compresi, di 1.700 euro l’anno.

L’impegno attraverso l’informazione per sensibilizzare la cittadinanza, specie quella dipendente dal gioco d’azzardo, è iniziato nel 2014 e si è concretizzato attraverso nuove strategie rivolte a combattere il fenomeno sempre crescente. Esso rappresenta, in tema di economicità, la terza industria del nostro Paese.

Anche per il 2017 verranno messe in campo attività programmate per lo studio di tale fenomeno attraverso la preziosa collaborazione dell’Osservatorio Dipendenze afferente alla locale Agenzia per la Tutela della Salute per il monitoraggio della diffusione del fenomeno in parola. Verranno altresì aumentati i collaboratori per la formazione dei cosiddetti soggetti moltiplicatori (volontariato, associazioni), e verrà istituito un Codice Etico GAP.

«Il Codice è uno strumento di autoregolamentazione – ha ammesso Mara Azzi, direttore generale di ATS Bergamo – redatto con l’obiettivo di responsabilizzare gli esercenti dei locali. Grazie alla collaborazione di Ascom e Confesercenti – ha proseguito Mara Azzi – abbiamo visto l’adesione di 248 locali, con punte dell’80% nell’Alto Sebino e del 50% nel territorio di Seriate. Percentuali che quest’anno intendiamo migliorare ulteriormente – Ha concluso il direttore dell’ATS – coinvolgendo tabaccai e distributori di gratta e vinci, mettendo a punto un codice etico più specifico per le sale slot e valutando la possibilità di ragionare sugli sportelli bancomat collocati all’interno o negli spazi immediatamente antistanti alle sale e ai locali slot.»

Saranno, inoltre, promosse specifiche azioni sui temi dell’indebitamento e dell’usura con il coinvolgimento delle associazioni antiusura e delle banche.

Intanto il TAR di Brescia respinge i ricorsi dei concessionari Lottomatica SPA, Lotterie nazionali SRL e Lotto Italia SRL contro il Regolamento per il contrasto alla ludopatia del Comune di Bergamo il quale esce vincitore dai ricorsi presentati dalle principali concessionarie di gioco del nostro Paese, che hanno contestato la possibilità del Sindaco di Bergamo di limitare il consumo di gioco sul territorio comunale.

«E’ un risultato di grande importanza – ha commentato il sindaco Giorgio Gori – e non solo per il Comune di Bergamo. Siamo già al lavoro per modificare il regolamento togliendo il solo 10eLotto: oggi in Giunta un nuovo testo.»

Eccezione fanno invece il 10eLotto e i Gratta&Vinci venduti nelle tabaccherie, secondo il TAR, che su questo punto ha accolto il ricorso della Federazione Italiana Tabaccai: secondo il Tribunale regionale, i due giochi non possono essere soggetti a limitazioni da parte di un ente locale perché erogati in regime di monopolio.

«Ma un conto è il 10&Lotto, che ha effettivamente queste caratteristiche – ha continuato il sindaco Gori e un conto sono i Gratta&Vinci, che come tutti sanno possono essere acquistati ovunque, anche nelle edicole, nei bar, nei supermercati; pensiamo dunque che la loro esenzione dal regolamento sia frutto di una svista da parte del Tribunale. Ciò detto già oggi – ha concluso Gori – la Giunta comunale tornerà ad approvare il Regolamento per il contrasto della ludopatia, identico al precedente salvo che per l’esclusione del 10&Lotto, e lo trasmetterà al Consiglio comunale perché sia approvato già nella prossima seduta.»

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