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28/02/2017

Il Comune di Bergamo, l‘Agenzia del Demanio MiBACT e la Soprintendenza hanno siglato, qualche giorno fa, un accordo che prevede nuove funzioni e destinazioni per l’ex Monastero e Carcere di Sant’Agata a Bergamo Alta, complesso realizzato dai padri Teatini nel XVII secolo e che è stato carcere fino al 1977.

Nel 2012 fu presentato un progetto per rendere l’ex carcere un albergo di alto livello, ma non ebbe successo. L’attuale Amministrazione Gori ha rilanciato un progetto, questa volta con un piano di valorizzazione nuovo della struttura che prevede, tra l’altro, molteplici funzioni all’interno della stessa. Si associa a tale progetto il Circolino di Città Alta, che intende ampliare la propria sede recuperando tutti gli spazi dell’ex chiesa del monastero.

Il precedente progetto, portato avanti dall’ex primo cittadino, proteso per la valorizzazione turistico-ricettiva e alberghiera di alto livello, dell’ex carcere di Sant’Agata ed ex convento del Carmine, trasformandoli in un unico complesso edilizio, con percorsi di carattere archeologico, storico e artistico da realizzare mediante itinerari tematici, si dimostrò in realtà impraticabile, soprattutto per la valorizzazione troppo gravosa di possibili gestori che avrebbero svolto un’attività privata di lusso, oggi non più percorribile.

Il nuovo accordo che sancisce una positiva sinergia tra Enti locali e nazionali nella valorizzazione dei beni pubblici, coglie un’opportunità concreta per restituire alla collettività spazi di inestimabile valore storico e artistico-culturale, e promuovere, nel contempo, la crescita e lo sviluppo economico del territorio.

L’attuale progetto, portato avanti dall’Amministrazione Gori, prevede inoltre la possibilità, per il prossimo futuro, di sviluppare su una parte delle due strutture in questione, pari a circa 2.200 mq, tre diverse ipotesi:

1) la sede del nuovo Conservatorio se verranno confermati i fondi dal Ministero;

2) uno spazio per associazioni che promuovono attività sociali e culturali; o, in alternativa,

3) un ostello rivolto ad un turismo low-cost, più idoneo con l’attuale richiesta di un pubblico numeroso costituito da giovani.

Nella restante parte, di quasi 1.300 mq, prenderà avvio il progetto di ampliamento degli spazi della Cooperativa Città Alta, con il recupero della ex chiesa del convento dei Teatini. Valore stimato: oltre 3,6 milioni di euro.

Tale progetto, inoltre, verrà elaborato in sintonia con gli esperti del Demanio e della Sovrintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici, e si svilupperà riorganizzando le funzioni delle attività della Cooperativa Città Alta, attraverso una valorizzazione storico-architettonica di tutto il complesso dell’antico monastero dei Teatini.

L’edificio dell’ex Chiesa, infine, verrà recuperato, come da proposta elaborata dagli architetti Colleoni, Licini e Belloni, in molte sue parti, sia esterne che interne, con un’attenta opera di restauro che consentirà di riportare alla luce i numerosi affreschi del Cinquecento e Settecento presenti sotto traccia.

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