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Per gli uomini che soffrono di disfunzione erettile, c’è un’interessante novità: la “crema dell’amore”, ossia il “Vitaros”, il cui principio attivo è costituito dalla prostaglandina “Alprostadil”, abbinata a una molecola (Ddaip) che ne moltiplica l’assorbimento cutaneo e rende un’efficace alternativa terapeutica per l’impotenza sessuale maschile. “Migliaia di pazienti sono stati avviati con successo alla terapia”, riferiscono dall’azienda all’AdnKronos Salute. “Il farmaco – precisano – offre una valida opportunità terapeutica non solo ai nuovi pazienti, ma anche a coloro che per svariati motivi non possono sfruttare le opzioni già presenti sul mercato prima di Vitaros”. Prima che uscisse il Vitaros era in uso MUSE, acronimo di Medical Urethral System for Erection, costituito da micro supposte trans uretrali, che venivano introdotte nell’uretra maschile tramite l’apposito applicatore. Anche MUSE trovava e trova tuttora impiego per trattare i disturbi maschili della disfunzione erettile soprattutto in quelle persone che non possono assumere i cosiddetti farmaci inibitori della fosfodiesterasi5. Esso contiene la stessa molecola di Vitaros, ossia l’Alprostadil (prostaglandine), ma a differenza di MUSE, come sostengono gli urologi, Vitaros contiene un’altra molecola (Ddaip) che lo rende più efficace del primo. Contrariamente ai prodotti sistemici per la disfunzione erettile attualmente in commercio, Vitaros è costituito da una piccola quantità di crema (100 milligrammi), da applicare all’interno dell’uretra tramite un dispenser monodose di facile utilizzo. La crema agisce localmente e non sono note interazioni negative con altri farmaci, con alimenti o bevande alcoliche”, ma gli esperti tornano a sottolineare come una corretta applicazione sia fondamentale per garantire il successo del trattamento. “Migliaia di medici, soprattutto andrologi, urologi e sessuologi, hanno potuto approfondire le caratteristiche del prodotto”, informano ancora da Bracco. “Sempre molto affollati i simposi medici organizzati per presentare il nuovo trattamento. In particolare, ai 3 tavoli di confronto promossi dalla Sia a Milano, Roma e Bari hanno partecipato oltre 100 urologi italiani”. Quanto al gradimento da parte dei pazienti, “secondo alcuni studi il 90,8% di chi ha utilizzato Vitaros per 8 mesi, con una frequenza di somministrazione media di una volta la settimana, si dichiara soddisfatto”. “La crema ha un effetto locale che permette di avere una sicurezza d’utilizzo molto elevata – evidenzia Palmieri, professore di Urologia all’università Federico II di Napoli – ha una buona efficacia ed è potenzialmente utilizzabile da chiunque abbia un deficit erettivo. Dall’esperienza d’utilizzo degli andrologi – aggiunge il numero uno della Sia – risulta però molto importante, per non dire necessario, che il paziente si faccia prescrivere il farmaco da un medico in grado di mostrare la sua corretta modalità di applicazione, indispensabile per la massima efficacia del prodotto. La crema, infatti – ricorda lo specialista – non va spalmata sul glande, ma deve entrare e rimanere all’interno dell’uretra”. “Sempre per massimizzare l’efficacia del prodotto è consigliabile non fermarsi alla prima applicazione, ma utilizzarlo più volte – raccomanda Giorgio Franco, professore del Dipartimento di Urologia ‘U. Bacci’ dell’università Sapienza di Roma – Inoltre, un’altra indicazione pratica per accelerare i tempi dell’erezione” post-applicazione, “che solitamente si registra tra i 5 e i 30 minuti, è quella di aiutarsi con stimoli erogeni oppure con attività che favoriscono l’afflusso di sangue nella zona pelvica”. Vitaros è acquistabile dietro prescrizione medica in tutte le farmacie italiane. Venduto in confezione da 4 applicatori monodose, va conservato in frigorifero anche se le buste sigillate possono essere tenute a temperatura ambiente fino a 3 giorni prima dell’utilizzo.

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