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E’ stato identificato un nuovo tipo di vertigine che potrebbe risultare trattabile. Si tratta della vertigine ricorrente spontanea (RSV), che non è accompagnata da sintomi biologici e non soddisfa la diagnosi di sindrome di Meniere, emicrania vestibolare, neurite vestibolare o altre patologie correlate.


Popular Science, New York, 28 luglio 2028 – Il disturbo della vertigine ricorrente spontanea è caratterizzato da nistagmo (condizione caratterizzata dal movimento involontario, rapido e ripetitivo, degli occhi) con capogiro prolungato (HSN) e da una marcata sensibilità ai malesseri da movimento. La distinzione di questa nuova entità clinica si deve a Ji-Soo Kim dell’università nazionale di Seoul, autore di un’indagine su 338 pazienti.
La vertigine può essere causata da patologie serie, come i
tumori, o benigne come la sindrome di Meniere, ma in alcuni pazienti trovarne la causa appare impossibile. Secondo i ricercatori, lo scuotimento ripetuto del capo per 15-20 secondi può indurre nistagmo, o rapidi ed incontrollabili movimenti dell’occhio.


In circostanze normali ciò non accadrebbe, dato che l’input vestibolare da entrambi i lati del labirinto sarebbe simmetrico, ma se nell’orecchio si verifica un deficit vestibolare, l’input nell’orecchio danneggiato diminuisce, e lo squilibrio vestibolare potrebbe essere maggiore se la differenza fra l’orecchio danneggiato e quello sano si accumula scuotendo il capo.


L’HSN si divide in due fasi: dopo lo scuotimento del capo, il nistagmo ha un rapido picco, e poi lentamente scompare, esaurendo la fase primaria. Successivamente si sviluppa un nistagmo più lento, che insorge lentamente prima di declinare altrettanto lentamente.

Fonte: Neurology online 2018

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