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Conad Centro Nord dona 36.500 euro a sostegno del “Progetto Giocamico” dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII, per il sostegno psicologico di piccoli pazienti.

Bergamo, 21 febbraio 2024 – Anche quest’anno devoluti 36.500 euro all’Ospedale Papa Giovanni XXIII da Conad Centro Nord, per il Progetto Giocamico: percorso che dà supporto psicologico ai piccolo pazienti e alle loro famiglie che devono affrontare percorsi diagnostici e terapeutici lunghi e complessi.

Le raccolte dei punti vendita Conad

Tale donazione è il risultato di quanto raccolto da ottobre a fine dicembre 2023 nei punti vendita Conad delle province di Bergamo, Lecco e Sondrio grazie ai clienti che hanno aderito all’iniziativa di collezionamento solidale “Una collezione da favola” della linea soggetti natalizi GOOFI, ispirati ai personaggi delle fiabe, realizzati in plastica (ABS) 100% riciclata.

Devoluti 50 centesimi per ogni premio distribuito

Per ogni premio distribuito nelle province di Reggio Emilia, Parma, Piacenza e di tutta la Lombardia, Conad Centro Nord ha devoluto 50 centesimi a favore di 6 ospedali dei bambini e reparti pediatrici presenti nei territori in cui opera donando la cifra complessiva di oltre 193 mila euro.

Il progetto Giocamico

Ideato nel 2012, Giocamico è un progetto dell’Unità di Psicologia diretta da Maria Simonetta Spada. Le fasi di sviluppo sono seguite dalla Direzione Socio Sanitaria dell’ASST Papa Giovanni XXIII, diretta da Simonetta Cesa.

La cerimonia della donazione

Alla presentazione della donazione, per l’ospedale Papa Giovanni XXIII erano presenti il Direttore sanitario, Mauro Moreno; il direttore della Psicologia, Maria Simonetta Spada; la psicologa referente del progetto Giocamico, Anna Caffi. A effettuare la consegna dell’assegno simbolico di Conad Centro Nord sono stati il membro del CDA, Nicola Rotasperti; la responsabile delle relazioni esterne e della Corporate Social Responsibility, Veronica Corchia e il socio imprenditore di “Conad Superstore” di via Carducci, a Bergamo, Ivo Gualandris

Questa iniziativa si inserisce in un progetto di Conad avviato a fine 2021 a sostegno degli ospedali attivi con progetti pediatrici su tutto il territorio italiano.

Le dichiarazioni

“Questa Iniziativa – spiega Nicola Rotasperti (in foto), membro del CDA di Conad Centro Nord – è tra quelle che meglio rappresenta il modo di operare di Conad all’interno della Comunità: un impegno diffuso sul territorio che trova il suo compimento nella sinergia tra Cooperativa, soci imprenditori e clienti. Siamo, ogni volta, sorpresi della risposta sempre generosa dei nostri clienti – continua Rotasperti che ci sostengono nel garantire il benessere della nostra Comunità e, allo stesso tempo, vogliamo ringraziare l’impegno e la dedizione di tutto il personale sanitario che ogni giorno lavora per garantirci cure sempre più all’avanguardia.”

“Dal 2012 – commenta Maria Simonetta Spada (in foto), direttore della Psicologia dell’ASST Papa Giovanni XXIII – le prestazioni psicologiche con Giocamico sono in crescita. Lo scorso anno abbiamo raggiunto 1400 interventi. Grazie alla preziosa collaborazione di Conad Centro Nord è stato possibile implementare ulteriormente l’attività, raggiungendo tutte le Unità che si prendono cura del bambino. Grazie al gioco simbolico e ai due bambolotti di pezza, Nadia e Giacomino – prosegue Spada – aiutiamo i piccoli pazienti a sostenere esami e procedure impattanti dal punto di vista emotivo. Nell’ultimo periodo stiamo ampliando la collaborazione con la Radiologia anche per ulteriori esami, quali le ecografie per i più piccoli e le radiografie contrastografiche per tutti i nostri pazienti pediatrici. Grazie alla sinergia con la Medicina Nucleare – aggiunge la psicologa – riusciamo a incontrare bambini in vista di una scintigrafia,  a un esame con PET e a cistoscintigrafie, procedure particolarmente faticose in termini di vissuti correlati entro percorsi di cura complessi. Continua la collaborazione con tutte le altre Unità Operative pediatriche. Oggi Giocamico rappresenta parte integrante del processo clinico. È riconosciuto dai curanti e valorizzato dalle famiglie quale strumento per accrescere consapevolezza, partecipazione e rappresentare un consenso informato a misura di bambino,” conclude Maria Simonetta Spada.

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