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Neuroriabilitazione: l’Istituto Clinico Quarenghi acquisisce il robot che aiuta i pazienti a migliorare la deambulazione.

 San Pellegrino Terme, 25 gennaio 2024 – Il dispositivo medico, in sinergia con il personale fisioterapico, permette l’allenamento della camminata anche nei casi di gravi patologie neurologiche. Una speciale imbragatura mantiene sollevato il paziente che, in condizione di sicurezza e alleviato del peso, può intraprendere la deambulazione assistita sul tapis roulant, stimolato dalla realtà virtuale che, come un videogioco immersivo, simula attività e ambientazioni quotidiane. 

Robot che accompagna i pazienti nel percorso terapeutico

Tale dispositivo, chiamato  Lokomat,  è un robot che accompagna i pazienti nel percorso terapeutico volto al miglioramento della capacità di camminare. Ancora più performante del precedente modello già in uso, va ad arricchire ulteriormente la dotazione tecnologica della clinica a fronte di un investimento da oltre 400 mila euro.

 Allenamento fisiologico progressivo

L’esoscheletro, adattandosi alle performance del paziente, monitorato attraverso speciali sensori, con un algoritmo machine-learning, riproduce lo schema motorio del medesimo utente, consentendogli un allenamento fisiologico progressivo. Anticipando la possibilità di eseguire i movimenti della marcia anche in persone non ancora in condizione di camminare, favorisce il recupero, apportando benefici come il maggiore tono e forza muscolare, la più alta tolleranza allo sforzo e il migliore assetto posturale. A ciò, si aggiungono conseguenze positive correlate alla regolare attività locomotoria, come l’incremento della densità ossea, l’aumento della qualità del sonno, delle funzioni metaboliche e dell’apparato gastrointestinale, con possibile diminuzione del rischio di insorgenza di malattie cardiovascolari.

Le patologie per le quali viene consigliato il robot

Il dispositivo medico può essere utilizzato in caso di importanti esiti di patologie neurologiche, in pazienti con postumi di ictus, gravi lesioni cerebrali traumatiche, paraplegia, paralisi cerebrali, Parkinson e sclerosi multipla.

 La dichiarazione

Il Lokomat – spiega Alberto Imberti (in foto), direttore sanitario – va a inserirsi nel complesso di una già elevata dotazione che combina dispositivi tecnologici con la competenza del personale fisioterapico e con terapie quali la riabilitazione in acqua, garantendo al paziente il maggior recupero possibile. Il training locomotorio dell’esoscheletro robotizzato – prosegue – non è sostitutivo dell’esercizio fisioterapico, ma lo coadiuva in funzione delle sue caratteristiche di intensità e di riproducibilità.”

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