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Letizia Moratti vuole sostituire i Medici di Medicina generale Co infermieri, ma Anaao Assomed, il sindacato dei medici, non ci sta.

Milano, 11 giugno 2022 – Le recenti affermazioni riguardo l’interscambiabilità tra medici e infermieri di Letizia Moratti, assessora al Welfare e vicepresidente di Regione Lombardia, ha smosso e sconcertato il settore sanitario e i professionisti della salute. ANAAO-ASSOMED Lombardia esprime il proprio dissenso, ricordando come la professione di medico, sia essa di medicina generale, ospedaliera o specialistica, è imprescindibile e insostituibile con quella di infermiere.

Moratti: “Gli infermieri fungeranno da supplenti dei medici

Durante il convegno della Società italiana per la direzione e il management delle professioni infermieristiche, l’Assessora ha infatti dichiarato che per ovviare alla carenza dei medici di medicina generale, gli infermieri fungeranno da supplenti dei medici, per poi correggersi attraverso una nota della Direzione Generale Welfare e affermare che, ” le due professioni sono sinergiche e complementari, non certo alternative”. Il Sindacato interviene di fronte a simili affermazioni, ricordando che “non è possibile far fronte ai buchi e alle carenze di un SSN in tracollo tramite la progressiva sostituzione dei medici con figure pensate come ‘sostitutive’: medici e infermieri collaborano e compongono la strutturata equipe che agisce in virtù del bene del paziente e di un servizio accorto alle necessità soggettive, tuttavia, l’uno non può sostituire l’altro e viceversa.

Ambienti di lavoro insopportabili, con carichi di lavoro schiaccianti

Diversamente, l’attenzione e l’analisi della governance dovrebbe stringersi sul focus operativo volto a contrastare l’esodo inascoltato dei medici dagli ospedali pubblici a causa di ambienti di lavoro insopportabili, con carichi di lavoro schiaccianti, intollerabili e opprimenti e a causa di mortificazioni costanti da parte di aziende mal gestite da direttori inadeguati e incompetenti che mettono sempre più a rischio il Servizio Sanitario regionale.

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