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Gruppi criminali di un’agenzia di disbrigo pratiche per immigrati di Treviglio, favorivano l’immigrazione clandestina, truffavano il Sistema Sanitario Nazionale con reati di falso e traffico illecito di farmaci.

Bergamo, 10 giugno 2022 – A seguito di un’operazione congiunta tra la Polizia di Stato di Bergamo e l’Arma dei Carabinieri (NAS di Milano) con la collaborazione della Polizia albanese, sono state  eseguite, nella mattinata odierna, sette misure cautelari coercitive, su dieci, emesse dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Milano, nei confronti di un gruppo malavitoso composto da criminali italiani e albanesi, indagati, a vario titolo, per gravi reati di associazione per delinquere a carattere transnazionale finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, truffa ai danni del Sistema Sanitario Nazionale, corruzione, reati di falso e traffico illecito di farmaci (alcuni dei quali da considerarsi stupefacenti, poiché inseriti nelle Tabelle allegate al D.P.R. 309/90).

Contestualmente, è stata data esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo per equivalente finalizzato alla confisca, pari a oltre 500.000,00 euro, su conti correnti riconducibili agli indagati, calcolato sulla base del danno alla collettività fino ad ora accertato.

Costituzione della Squadra Investigativa Comune (SIC)

Le misure cautelari (6 in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 1 con obbligo di firma) e le perquisizioni sono state eseguite, con il coordinamento di EUROJUST, che ha costituito una Squadra Investigativa Comune (SIC), sia sul territorio italiano, nelle province di Milano, Cremona e Monza e Brianza, sia in Albania. 

Le indagini

Le indagini, denominate “Exemptio” ed “Illegal Health Tourism”, avviate nel 2021  rispettivamente dalla Squadra Mobile di Bergamo e dal Nucleo Antisofisticazione e Sanità dei Carabinieri di Milano, trae origine dagli accertamenti svolti, sotto il  coordinamento della Procura della Repubblica di Bergamo, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, falso e corruzione, legati all’operatività di un’agenzia di disbrigo pratiche per immigrati di Treviglio (BG).

Accesso illegale a prestazioni sanitarie

L’indagine è unica nel suo genere e ha consentito la ricostruzione di un  sodalizio criminale, operante fra la provincia di Milano e l’Albania,  in grado  di fornire a cittadini albanesi una serie eterogenea di servizi, quali l’accesso a costose prestazioni sanitarie, presso strutture ospedaliere lombarde  pubbliche e private-convenzionate; il titolo di ingresso in Italia, apparentemente per motivi sanitari, anche nel periodo in cui gli  spostamenti erano limitati a causa dell’emergenza pandemica.

Mercato nero di farmaci 

E’ stato anche ricostruito un consistente mercato “nero” di farmaci che, ottenuti dal sodalizio in Italia, in frode al Servizio Sanitario Nazionale, e con la complicità di alcune farmacie, venivano illegalmente esportati in Albania e qui avviati clandestinamente smerciati. 

Accesso illegale in Italia di cittadini albanesi

Ciò era reso possibile da un complesso sistema che consentiva l’accesso illegale in Italia di cittadini albanesi (quindi non facenti parte dell’Unione Europea), alcuni dei quali beneficiavano, senza averne titolo e grazie alla complicità di medici e di infermieri in servizio presso strutture ospedaliere della Provincia di Milano, di costose cure mediche a spese del S.S.N., peraltro erogate aggirando le lunghe liste di attesa. 

Ciò  che è emerso da tale indagini ha fatto inferocire l’utenza del SSN lombardo che, per una visita oculistica o dermatologica, deve attendere da due a tre anni. Vergogna!

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