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I cittadini ucraini, già presenti a Bergamo, hanno tassi vaccinali anti covid analoghi alla popolazione bergamasca. In Ucraina, invece, tali vaccinazioni raggiungono soltanto il 35% della popolazione.

Bergamo, 14 marzo 2022  – I cittadini ucraini che vivono nella Bergamasca circa 5.023 persone, in prevalenza donne (con molta probabilità impegnate come badanti ) presentano un tasso di copertura vaccinale analogo a quello della popolazione bergamasca.

A fornire il dato è Alberto Zucchi (in foto), direttore del Servizio Epidemiologico dell’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo: “Appare utile rimarcare come solo il 14,4% dei soggetti presenti non abbia intrapreso alcun percorso iniziale di vaccinazione anti-Covid – ha spiegato –. Tale dato appare sostanzialmente sovrapponibile a quello dei cittadini bergamaschi (13,3%) e rappresenta, dunque, un indicatore di rilievo sull’ottima sensibilità ed attitudine dei cittadini ucraini verso la vaccinazione. Pensando, invece, agli arrivi – ha proseguito Zucchi – la situazione è prevedibilmente diversa: solo il 36,19% della popolazione ucraina è vaccinata con almeno una dose in patria: pertanto questo è, mediamente, quanto dovremmo riscontrare tra gli arrivi umanitari nei prossimi giorni. D’altra parte il sistema sanitario territoriale ha organizzato modalità di accoglienza finalizzate a verificare la situazione dei singoli e a proporre loro la vaccinazione, innanzitutto quella anti Covid,” ha concluso il direttore.

Badantato” femminile ucraino nella Bergamasca

La popolazione ucraina, già presente sul territorio orobico, nella suddivisione per sesso il 78% è costituito da donne, il restante 22% uomini. Il cumulo maggiore della presenza femminile è tra i 40 ed i 69 anni, età mediamente tipiche del “badantato” straniero.

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