SHARE

È stata recentemente pubblicata, sul sito di Arpa Lombardia, una relazione sullo stato della qualità dell’aria nelle Prealpi lombarde dal quale è emerso che, l’inquinamento maggiore è l’ozono mentre le concentrazioni medie annuali di PM10 sono invece risultate tra le più basse di tutta la regione.

Bergamo, 13 maggio 2021 – Lo studio, effettuato nell’ambito del “Progetto Supersiti” dell’Agenzia, riguarda l’area di Moggio (LC) e si basa sui dati rilevati dal 2006 dalla stazione di rilevamento, sita in località Culmine di San Pietro, a 1196 m di quota s.l.m., e sulla campagna di approfondimento per la speciazione del particolato atmosferico lì condotta nel 2020.

La centralina di Moggio

Nata per il monitoraggio dell’ozono, ai fini della protezione della vegetazione e poi integrata per il monitoraggio di NOX, NH3, PM10 e PM2.5, la centralina di Moggio domina come una sentinella sulla pianura lombarda e, grazie alla sua posizione strategica e quasi unica nel suo genere, offre un quadro accurato dello stato di qualità dell’aria nella fascia prealpina.

Lo strato di rimescolamento

Circondata da boschi e lontano da fonti emissive dirette, nei mesi più freddi dell’anno (da novembre a febbraio) la stazione rimane spesso al di sopra dello strato limite di rimescolamento, rilevando valori molto inferiori non solo a quelli misurati altrove, ma anche a quelli misurati nella stessa stazione in periodi più caldi. In estate, infatti, lo strato di rimescolamento – quella sorta di “coperchio” che nei periodi freddi blocca gli inquinanti a pochi metri dal suolo – si alza, consentendo agli inquinanti emessi in pianura di raggiungere la centralina, posta sottovento.

La relazione completa è scaricabile dal sito di ARPA Lombardia all’indirizzo: https://www.arpalombardia.it/qariafiles/RelazioniMM/RMM_Moggio_20200731.pdf

LASCIA UN COMMENTO