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In Bergamasca attualmente il rapporto positivi/tamponi è attorno al 7/8% ben lontano dal riferimento regionale e nazionale (rispettivamente 18,3% e 20,5%). Gli indicatori sui ricoveri e le terapie intensive in rapporto agli stessi dati di livello regionale e nazionale confermano il contenimento della pandemia.

Bergamo, 30 ottobre 2020 – Per affrontare la seconda ondata da Covid-19 si è reso necessario l’aggiornamento costante sull’evoluzione della pandemia tra i sindaci della Bergamasca e la locale Agenzia di Tutela della Salute che, insieme, hanno promosso, con cadenza settimanale, una videoconferenza con i 243 primi cittadini per fornire loro una breve sintesi dell’andamento a livello provinciale.

Criticità nella zona Bergamo Ovest

Dai dati emersi dal Servizio epidemiologico aziendale di ATS Bergamo si evince come “l’area della Bassa bergamasca e quella che fa capo al Distretto Bergamo Ovest siano le più critiche: si tratta del territorio che nella precedente ondata è stato meno colpito rispetto alle Valli, ma ha molti contatti con il Milanese per logistica e per attività lavorative. Isola, Treviglio, Dalmine e Romano di Lombardia sono le aree più colpite”.

Riattivazione delle UTES

Oltre all’aggiornamento sull’evoluzione della pandemia, sono stati affrontati alcuni temi specifici: la riattivazione delle UTES (Unità Territoriali Emergenza Sociale Covid- 19) e il progetto provinciale, promosso da ATS e Consiglio di Rappresentanza, per la somministrazione di tamponi per alcune categorie a rischio. 

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