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Il virus ha una corona invisibile, ma terribile. I burattini spiegano il covid-19 ai bambini per superare emozioni di angoscia ed emergenza.

Bergamo, 12 agosto 2020 – “Le emozioni al tempo del Coronavirus” è il progetto educativo sviluppato dal Dipartimento di scienze umane e sociali dell’Università di Bergamo con lo scopo di aiutare i bambini a prendere coscienza delle loro emozioni.

Rielaborazione del dolore vissuto nell’emergenza Covid-19

Attraverso i burattini è possibile favorire la rielaborazione del dolore vissuto in questi ultimi mesi di emergenza sanitaria dai bambini, dalle bambine e dalle loro famiglie. La rielaborazione del dolore vissuto in questi ultimi mesi di emergenza sanitaria dai bambini e bambine e dalle loro famiglie è un aspetto imprescindibile per poter guardare al futuro con positività e speranza.

Con questo obiettivo otto dottorandi in Formazione della persona e del mercato del lavoro, in collaborazione con il Centro di Ateneo per la Qualità dell’insegnamento(CQIA) hanno sviluppato il progetto educativo “Covid-19: il virus con la corona invisibile ma terribile.

Le emozioni al tempo del Coronavirus”, facendo propria una delle tradizioni bergamasche più apprezzate in Italia e all’estero: i burattini. Un testo teatrale, rivolto a bambini della scuola primaria, incentrato sul tema delle emozioni (tristezza, paura, rabbia, disgusto, gioia, sorpresa), è stato messo in scena in un teatro di burattini e filmato.

Testo e video sono ora disponibili sul sito dell’Università di Bergamo corredati di materiali come le schede di presentazione e un tutorial sulla costruzione dei burattini a guanto. Attività che stimolano lo sviluppo della manualità, come la costruzione di burattini a guanto, attraverso cui i bambini, accompagnati dagli adulti, possono mettersi in gioco in prima persona, con fantasia e creatività, inventando personaggi per raccontare nuove storie e diventare protagonisti, proiettando sul burattino i propri stati d’animo e le proprie emozioni.

I filmati dispongono anche di un riquadro con le riprese della traduzione fatta da un’interprete in lingua dei segni ed è disponibile anche la traduzione del testo in simboli di Comunicazione Aumentativa e Alternativa,per dare la possibilità di fruire lo spettacolo anche a bambini con disabilità uditiva o con difficoltà a usare i più comuni canali comunicativi.

I materiali utili nei corsi e laboratori del corso di laurea in Scienze della formazione primaria sono anche disposizione di operatori e genitori che ne vogliano fare uso in ambito educativo e formativo, senza fini di lucro.

Una illustrazione più dettagliata del progetto e i link ai materiali sono disponibili nel sito del Centro per la Qualità dell’Insegnamento e dell’Apprendimento CQIA e del Dipartimento di scienze umane e sociali dell’Università degli Studi di Bergamo.

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