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L’ascolto delle persone e la vicinanza delle istituzioni è
un lavoro importante da eseguire con gli altri attori del territorio e con i colleghi dei vari Dipartimenti di ATS, perché solo in questo modo si garantisce una visione completa e una risposta adeguata ai bisogni della gente, mettendo in campo azioni, supporti e competenze specifiche.

 

 

Bergamo, 17 aprile 2020“Il sentimento che più si respira tra le persone è la paura. La paura durante una crisi/emergenza è inevitabile e il diritto di avere paura va riconosciuto. La paura genera incertezza, le persone hanno bisogno di capire che le Istituzioni “sentono” il rischio così come lo sentono loro e “si preoccupano” di loro. Per questo il ruolo dei Distretti di ATS Bergamo, attraverso i referenti, può fare la differenza”. Così Maria Rosa Bertoli (in foto), referente di ATS Bergamo per il Distretto Bergamo Est, spiega la sua esperienza e sintetizza il compito, suo e dei colleghi dei Distretti di Bergamo e Bergamo Ovest, che sono da oltre un mese sul territorio della Bergamasca a contatto con cittadini e sindaci.”

Troppe persone hanno dovuto vivere momenti di impotenza, di sofferenza e disagio, in particolare per la perdita di un proprio caro. Con il lutto e la morte, tutto diventa più difficile da affrontare, da superare e capire. Mi è capitato spesso, nel fare una inchiesta epidemiologica per individuare la presenza di altri casi correlati alla stessa fonte di contagio e l’esistenza di altri soggetti esposti allo stesso rischio, di “ascoltare” i sentimenti, a volte di rabbia, ma molto spesso di paura e di solitudine. Sentirsi dire che sei positivo al coronavirus o che sei un “contatto stretto di un caso positivo” ti scombussola a tal punto che non riesci a pensare razionalmente, ma ti lasci assalire dallo sconforto e dalla paura”, prosegue Bertoli.

“La paura si focalizza sul futuro, il timore di come continuare a vivere senza la persona cara, o sulla solitudine, paura di stare da soli, di sentirsi abbandonati. E’ in questi momenti che le Istituzioni devono farsi carico di garantire anche un sostegno emotivo e psicologico. I Comuni, le UTES (Unità territoriali emergenza sociale) e l’Agenzia di Tutela della Salute si sono attivati per assicurare, a tutti coloro che esprimono il bisogno di essere supportati e accompagnati in questo faticoso e difficile percorso, un aiuto da parte di validi professionisti”, conclude la referente del Distretto.

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