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Sono oltre mille le visite a domicilio effettuate dalle Usca Le Unità speciali di continuità assistenziale (Usca) di Bergamo, a poco meno di un mese dall’avvio delle loro attività (il 19 marzo scorso), hanno effettuato 1.035 visite al domicilio dei pazienti Covid positivi gravi.

 

Bergamo, 15 aprile 2020 – I sanitari delle Usca – dotati dei dispositivi di protezione individuale necessari a visitare questa tipologia di pazienti – vengono attivati dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta.
L’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo è stata la prima, a livello regionale, ad attivare, su richiesta di Regione Lombardia, il servizio Usca che vede coinvolti dodici medici dislocati ad Albino, Bergamo, Dalmine, Zogno, Grumello e Treviglio presso le sedi della Continuità assistenziale con operatività dalle 8 alle 20 dal lunedì alla domenica.

“Il servizio è stato molto apprezzato dalla popolazione”, dichiara Massimo Giupponi (in foto), direttore generale di ATS Bergamo, “per questo lo manterremo finché sarà necessario in questa emergenza epidemica. La visita domiciliare consente di dare un feedback al medico o al pediatra e di valutare se proseguire con la cura a casa ovvero scegliere il ricovero. Dai dati in nostro possesso”, prosegue Giupponi, “risulta che il 90% circa dei pazienti è rimasto al domicilio ed è stato curato a casa con evidenti benefici anche sulla situazione dei PS e dei posti letto nei nostri ospedali. Oltre ai DPI, le Usca di Bergamo sono dotate di concentratori di ossigeno e di farmaci come la clorochina per assicurare la miglior terapia possibile,” conclude il direttore Giupponi.

 

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