SHARE

Ha preso il via ieri, sotto la supervisione dell’Agenzia di Tutela della Salute, l’attività di effettuazione dei tamponi nelle RSA del territorio della Bergamasca in cui sono attive 65 strutture per un totale di posti così ripartito: autorizzati 6.313; accreditati 6.131; a contratto 5.437.

 

Bergamo, 11 aprile 2020 – ATS Bergamo ha previsto procedure diffuse a tutte le Unità di offerta sociosanitarie per l’effettuazione di tamponi al fine di valutare l’eventuale positività per SARS – CoV – 2 o verificare l’avvenuta negativizzazione virale.

Unità di offerta sociosanitarie: chi deve fare il tampone

In particolare l’effettuazione dei tamponi è prevista per gli operatori dei servizi sociosanitari per accertare l’avvenuta guarigione o comunque l’assenza di malattia in previsione del rientro al lavoro; gli operatori che nel monitoraggio clinico della temperatura corporea, prima dell’inizio del turno di lavoro, evidenzino un rialzo della temperatura corporea maggiore/uguale a 37,5°; per gli ospiti con sintomatologia simil influenzale – sospetto COVID-19, ove indicato dal quadro clinico (in questo caso il tampone viene fatto dalle RSA in loco).
Personale RSA addestrato per effettuare i tamponi e sportello telefonico per la prenotazione della consegna. Nelle giornate di mercoledì 8 e giovedì 9 aprile il Dipartimento di Igiene  e Prevenzione sanitaria di ATS Bergamo ha iniziato a formare il personale sanitario dei Servizi sociosanitari incaricato dell’effettuazione dei tamponi; il processo di formazione terminerà la prossima settimana.

Le RSA effettuano i tamponi a partire da ieri, venerdì 10 aprile. Sempre da ieri in ATS è attivo uno sportello telefonico dedicato alla prenotazione della consegna dei tamponi (effettuati dalle RSA) che, per il tramite di ATS, saranno portati al laboratorio dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII per la refertazione. Alla ricezione dei referti, ATS cura il tempestivo invio degli stessi alla Direzione sanitaria dei Servizi sociosanitari di provenienza.

 RSA: un numero dedicato, oltre 500 richieste telefoniche evase

A fine febbraio è stato istituito un numero telefonico dedicato e diffuso alle RSA, condotto da personale con competenze e conoscenze specifiche della realtà territoriale, a supporto delle necessità e di ogni considerazione emergente che le Direzioni sanitarie e gli operatori di assistenza diretta formulavano all’ATS. Sono stati forniti aggiornamenti sulle disposizioni normative ed affrontate le problematiche via via poste con confronto reciproco.

Finora sono state processate 524 richieste telefoniche, cui è stato dato adeguato riscontro in ordine a tutte le segnalazioni ricevute.

Rilevazione quotidiana  COVID 19 di monitoraggio presenze operatori ed ospiti

Da inizio marzo è stata inviata alle RSA di tutto il territorio dell’ATS richiesta di fornire quotidianamente il monitoraggio delle presenze di operatori e ospiti.

La sintomatologia oggetto di rilevazione è da riferirsi ai sintomi indicati nelle disposizioni ministeriali come suggestive per infezione da COVID 19 (febbre, tosse, raffreddore, difficoltà respiratorie; nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza respiratoria acuta grave).

Contestualmente è stata attuata la rilevazione quotidiana del numero degli operatori assenti per malattia (con l’indicazione dell’eventuale tampone positivo) rispetto al totale degli operatori. Vengono giornalmente rilevate le variazioni degli ospiti e degli operatori in malattia.

Attività di consulenza specialistica infettivologica delle RSA

È stata espletata direttamente in alcune RSA in cui si era ravvisata una situazione di particolare gravità e di diffusione del contagio (tra queste Nembro, Zogno, Torre Boldone, Seriate, Stezzano, Gandino) una attività di consulenza specialistica infettivologica per mappare le singole situazioni e dare indicazioni alle Direzioni sanitarie in merito alle misure da intraprendere.

Messa a disposizione di personale volontario, medici, fisioterapisti ed OSS a supporto delle RSA

È stato inviato personale sanitario e sociosanitario disponibile in modo volontario a supporto delle RSA, verificandone preventivamente l’idoneità professionale. E’ in corso una ricognizione presso tutte le RSA per rilevare eventuale necessità di personale sanitario (medici e infermieri).

Al momento l’Agenzia di Tutela della Salute ha segnalato alle RSA la disponibilità di circa 20 medici di medicina generale e 25 fisioterapisti che si sono candidati sui diversi bandi. Le RSA stanno valutando le loro reali necessità rispetto ai profili segnalati.

Dispositivi di Protezione Individuale e CPAP

A partire dal 17 marzo è iniziata la distribuzione di DPI messi a disposizione dalla Protezione Civile e da “benefattori” . A tutte le RSA sono state distribuite 115.000 mascherine chirurgiche e 8.200 maschere FFP2; inoltre, sulla base della capienza di ciascuna RSA, sono stati loro assegnati i CPAP (Continuous Positive Airway Pressure) donati dal gruppo “Africa 3000”.

Alle RSA che hanno dato la propria disponibilità ad accogliere i pazienti Covid, l’Agenzia di Tutela della Salute ha infine fornito tutti i DPI necessari.

Sanificazione delle RSA in corso

Dal 27 marzo, grazie alla collaborazione tra ATS Bergamo, Protezione Civile, Esercito Italiano e delegazione dell’Esercito Russo, è in corso un’attività di sanificazione di tutte le RSA secondo un calendario pianificato con tutti gli attori del sistema.

La pianificazione degli interventi di sanificazione ha richiesto un’articolata attività organizzativa e di contatti telefonici e/o tramite e-mail con le Amministrazioni locali e con le Direzioni delle RSA. Questi contatti telefonici intercorsi con le RSA hanno rappresentato un’ulteriore occasione di confronto ed interlocuzione inerente il decorso della situazione emergenziale.

Agli interventi proposti ha aderito la totalità delle RSA; sono stati effettuati 41 interventi e i restanti saranno eseguiti entro la settimana prossima.

LASCIA UN COMMENTO