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Barcella elettroforniture risponde all’appello lanciato dalla Protezione civile donando al nuovo presidio ospedaliero da campo, realizzato in Fiera, 50 mila euro per l’acquisto di macchinari per la terapia intensiva dei pazienti covid-19

Bergamo, 10 aprile 2020 Le apparecchiature che verranno acquistate con la donazione della ditta Barcella permetteranno di seguire lo stato di crisi del paziente, anche durante il trasferimento in ospedale, segnalando eventuali problemi che dovessero insorgere durante il tragitto.
Barcella Elettroforniture, leader in Italia nel campo della distribuzione di materiale elettrico nei settori industriale, residenziale e terziario, per l’illuminazione e per l’automazione industriale, con la sua donazione permetterà l’acquisto di apparecchiature per la terapia intensiva, e non solo, anche defibrillatori portatili “BeneHeart D6”, studiati sia per l’utilizzo pediatrico sia per adulti che, grazie alla connessione Wi-Fi, permettono di seguire lo stato di paziente durante i trasferimenti. Un’importante iniziativa che nasce dalla volontà dell’azienda in parola di supportare il sistema sanitario durante questa emergenza, ma, soprattutto, un segnale del forte legame dell’azienda stessa con il proprio territorio.

«L’emergenza sanitaria ha in poco tempo stravolto la nostra realtà», afferma Guido Barcella (in foto), amministratore unico di Barcella Elettroforniture SpA. «Nella mente di un imprenditore cambiano le certezze, molte le preoccupazioni, molte le responsabilità verso i propri collaboratori e le loro famiglie, e quando è la nostra comunità, la nostra gente, la nostra Bergamo a chiamarci», prosegue Barcella, «il cuore risponde: noi ci siamo. Grande è la gratitudine per chi combatte in prima linea, per chi in tempo record ha realizzato un presidio ospedaliero, grande è il nostro orgoglio e vogliamo fare ciò che serve fare e statene certi: vinciamo noi, #BerghemMolaMia».

«Le apparecchiature che ci donerà Barcella Elettroforniture», sottolinea Maddalena Branchi (in foto), direttore UOC Ingegneria Clinica dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII, «saranno usate anche dopo l’emergenza Covid-19 per monitorare i pazienti più critici che arrivano al Pronto Soccorso del Papa Giovanni XXIII e che vengono localizzati nella shock room prima di essere trasferiti in rianimazione o nelle sale operatorie. Si tratta di un’evoluzione del sistema esistente che, grazie alla connessione Wi-Fi dell’ospedale e a una centrale che verrà messa nella shock room ci permetterà di seguire lo stato del paziente anche durante il trasferimento», prosegue Branchi, «segnalando eventuali problemi che dovessero insorgere nel tragitto. I sistemi donati uniscono in un unico dispositivo un monitor di alte prestazioni che consente di monitorare tutti i parametri vitali e un defibrillatore.» conclude la dirigente.

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