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Presso il campus di ricerca “Arena2036” dell’Università di Stoccarda è avviata l’iniziativa ‘stay safe’ per la produzione di visiere protettive, in collaborazione con le strutture sanitarie locali e con i partner industriali e di ricerca. Prosegue la raccolta fondi, promossa da Don Thomas Schwartz, parroco di Mering e docente di Etica ed economia all’Università di Augsburg.

 

Bergamo, 9 aprile 2020 – L’Università degli Studi di Bergamo, in queste settimane di emergenza da Covid -19, sta ricevendo numerosi attestati di solidarietà da Università italiane e da Atenei partner stranieri. Solidarietà che si è manifestata con l’avvio di raccolte fondi e donazioni di materiali da destinare al territorio bergamasco fortemente colpito.

300 visite protettive da destinare agli ospedali bergamaschi

L’Università di Stoccarda ha donato 300 visiere protettive, che saranno consegnate in questi giorni presso la sede di via dei Caniana e che l’Università di Bergamo ha messo a disposizione di Ats da destinare agli ospedali bergamaschi più bisognosi.

“L’Universität Stuttgart è da tempo uno dei partner strategici del nostro ateneo”, spiega il rettore, Remo Morzenti Pellegrini (in foto). “Negli ultimi anni la collaborazione si è sviluppata ed estesa attraverso diverse sinergie, contemplando non solo importanti iniziative di ricerca ma anche scambi di docenza e ideazione di programmi comuni in ambito didattico nonché l’organizzazione di eventi e momenti di incontro tra la cultura umanistica e quella scientifica. Queste visiere sono state realizzate nel Campus di ricerca Arena2036”, prosegue il rettore, “inaugurato insieme, dove oggi si svolge lo studio DROPIT che stiamo realizzando in forte sinergia. La donazione di oggi testimonia una collaborazione che va oltre l’insegnamento.”

Parte “stay safe” dall’Università di Stoccarda

Presso il campus di ricerca ARENA2036 dell’Università di Stoccarda è stata dunque avviata l’iniziativa “stay safe” per la produzione di visiere protettive, in collaborazione con le strutture sanitarie locali e con i partner industriali e di ricerca.

“Ringrazio l’Università di Bergamo e l’Universität Stuttgart per questo prezioso aiuto ai nostri medici e al personale infermieristico”, sottolinea Massimo Giupponi (in foto), direttore Generale di ATS Bergamo, “in prima linea in questa difficile battaglia. Gli episodi di solidarietà nei confronti dei nostri presidi ospedalieri confermano il grande cuore dei bergamaschi”, continua Giupponi, “ma anche l’attenzione e l’interesse di tanti partner nazionali ed internazionali, che in queste settimane ci hanno supportati con l’invio di materiali e raccolte fondi. Importantissimo dunque l’aiuto dell’Università di Stoccarda, che ha realizzato queste visiere nei propri laboratori e che dimostra l’importanza della ricerca e della collaborazione tra Università,” conclude il direttore.

Raccolta messa in atto da Don Thomas Schwartz per Bergamo

Intanto prosegue la raccolta fondi, promossa da Don Thomas Schwartz, parroco di Mering e docente di Etica ed economia all’Università di Augsburg, Ateneo con un profondo legame con l’Università di Bergamo, che in soli dieci giorni ha raggiunto la quota di oltre 14.000 euro donati a Sosteniamo Bergamo, progetto che ha a cuore le persone rese fragili da questa emergenza sanitaria.

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