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Prosegue l’azione dell’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo per fronteggiare l’emergenza Covid-19 nella fase post ospedaliera che investe pesantemente il territorio della Bergamasca e richiede interventi risolutivi.





Bergamo, 25 marzo 2020Il protocollo definito oggi da ATS, Osa Lombardia e della cooperativa di medici di medicina generale IML – anche a seguito di un incontro informativo con alcune sigle sindacali degli MMG – verrà attuato inizialmente a Grassobbio, presso il Winter Hotel, il primo individuato per l’ospitalità post ospedaliera dei pazienti Covid. L’iniziativa è rivolta ai pazienti Covid positivi o con sospetta infezione non attualmente ospedalizzati, con l’obiettivo di provvedere alla loro cura e di assicurare al contempo la tutela dei componenti del loro nucleo familiare.

Innanzitutto è necessario individuare per il paziente quali sono le condizioni di criticità ‘sociale’ ”, spiega Massimo Giupponi (in foto), direttore generale di ATS Bergamo, “che comportano la necessità di un isolamento domiciliare diverso dal proprio. Ad esempio la presenza di familiari immunodepressi o di familiari in quarantena ovvero di familiari impossibilitati a garantire le azioni di cura necessarie al paziente stesso. Ovvero l’impossibilità di segmentazione dei locali di casa”, prosegue Giupponi, “in modo da garantire al paziente uno spazio esclusivo. E, ancora, l’assenza di un domicilio a propria disposizione o altri motivi di criticità sociale. Queste sono tutte condizioni che rendono di fatto impossibile la permanenza al domicilio dei pazienti Covid-19 o con sospetta infezione.”

Valutazione dei pazienti positivi al covid-19

In presenza di una di queste condizioni, che devono essere valutate dal Medico di Medicina Generale (MMG) o dagli operatori delle Unità Territoriali di Emergenza Sociale (UTES), si possono verificare due situazioni. La prima è quella dei pazienti Covid positivi che hanno fatto un percorso ospedaliero e sono rientrati (o sono in attesa di rientrare in isolamento domiciliare a casa), ma lì si riscontrano le predette problematiche “sociali”; oppure pazienti ammalati a casa che, per motivi diversi, hanno fatto un tampone ed è risultato positivo.

Valutazione dei pazienti con problemi di criticità  sociale

La seconda riguarda pazienti sospetti Covid positivi per i quali, verificata l’esistenza delle problematiche “sociali”, il MMG procede nella valutazione delle condizioni sanitarie e di quelle di criticità sociale, contatta il Centro Servizi IML (da lunedì a venerdì dalle 8:30 alle 17:30, il sabato dalle 8:30 alle 12:30) trasmettendo i dati del paziente. IML li conferirà direttamente alla Coop OSA, completandoli con i dati anagrafici del cittadino, il suo indirizzo, il suo numero di telefono utente o del parente più vicino ed i dati del MMG. La Coop OSA a questo punto cataloga i nominativi dei cittadini candidabili al servizio presso l’hotel e segnala ad ATS Bergamo i nominativi suddivisi per Comune.

Esecuzioni esami con tamponi rapidi per la positività

Per i pazienti sospetti Covid positivi ATS Bergamo invia, laddove possibile, gli operatori sociosanitari per lo svolgimento, comune per comune, di tamponi con risposta rapida al fine di formalizzare la positività al Covid. Per i cittadini che risultano Covid positivi con sintomatologia non grave, senza problemi cognitivo/comportamentali, autonomi nella mobilità corporea e per i quali sussistano le condizioni di criticità sociale di cui sopra potrà essere predisposto da parte del Centro Servizi IML l’inserimento in hotel, definendo e attivando con l’UTES di riferimento le modalità di trasferimento del paziente dal proprio domicilio, attraverso l’ausilio della Centrale Operativa e delle sue ambulanze.

Misurazione parametri dei positivi e Inizio cura

Al primo arrivo presso la struttura viene effettuata la prima misurazione dei parametri vitali e la somministrazione della cura definita dal MMG. La cura del cittadino procederà sino al momento in cui non risulterà apiretico per il terzo giorno consecutivo e non necessitante di ossigenoterapia da almeno un giorno. Da questo momento sarà compito del medico dell’ADI hotel, anche in considerazione delle evidenze scientifiche più recenti, valutare il periodo di isolamento domiciliare presso le strutture ricettive che si concluderanno solo con il doppio tampone negativo fatto su due giorni consecutivi.

Sono soddisfatto di questo ulteriore step rispetto alla risposta che abbiamo messo in campo contro il contagio da COVID-19”,dichiara Vincenzo Trivella (in foto), capo della Divisione OSA – Lombardia. “È stato importante avviare il progetto sperimentale della presa in carico in hotel a Grassobbio, ma diventa fondamentale aggredire il problema nella frontiera del territorio, con una platea allargata di soggetti attivi, ciascuno con un ruolo ed una responsabilità diversi. Questo tipo di sinergia – tanto più preziosa perché vede protagonisti, oltre ad OSA, ancora una volta l’ATS Bergamo, le cooperativi di medici, i medici di medicina generale e l’UTES, a cui va la mia gratitudine – può assicurare risultati più efficaci in tempi brevi. Noi, che abbiamo una storia longeva di assistenza domiciliare e residenziale”, continua Trivella, “siamo ragionevolmente convinti che sarà così.”

“Su richiesta di ATS Bergamo”, commenta Mario Sorlini (in foto), presidente di IML. la cooperativa dei medici di medicina generale IML (Iniziativa Medica Lombarda) si è resa disponibile ad offrire il supporto del suo centro servizi al fine di favorire l’ingresso di pazienti Covid positivi in apposite strutture di hotel dove i pazienti stessi vengano seguiti in modalità ADI (assistenza domiciliare integrata). IML è disponibile ad accogliere le richieste di tutti i medici di medicina generale della provincia di Bergamo al fine di alleviare il compito degli ospedali e di favorire l’accesso di pazienti che dal loro domicilio potranno accedere a queste strutture ADI-hotel,” conclude Sorlini.

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