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Grazie agli specialisti del Servizio Dipendenze (SerD), nasce all’ospedale Papa Giovanni XXIII il nuovo ambulatorio per le intossicazioni da alcool e droghe che offrirà una consulenza mirata ai giovani arrivati in Pronto soccorso per episodi legati all’assunzione di tali  sostanze. 

L’obiettivo riguarda la prevenzione: nel 2019 sono stati 239 gli “under 25” seguiti dal SerD. 


Bergamo, 27 Dicembre 2019 – Si chiama Stop&Go ed è l’ambulatorio che dal prossimo mese di gennaio 2020
offrirà una risposta in due fasi ai casi di intossicazione per alcol e droghe di ragazzi che hanno meno di 25 anni di età.

«Il primo punto in cui intercettiamo questi casi è il Pronto
soccorso
» – spiega Marco Riglietta, direttore dell’Unità Dipendenze di cui fa parte il SerD. «Il numero degli accessi per quadri di vario tipo legati all’intossicazione acuta da sostanze psicoattive si aggira intorno ai 400 casi l’anno, con episodi di diversa gravità. Per lo più non rivediamo questi giovani» – prosegue Riglietta  – «l’episodio resta un caso
isolato: ma per qualcuno è il segnale che c’è un problema che sarebbe opportuno valutare per identificare condizioni a rischio di un aggravamento. Già oggi i ragazzi, e le famiglie
nel caso di minorenni, vengono indirizzate al SerD, ma la risposta è bassa.
»

Un servizio nato per interventi precoci

Il Servizio Dipendenze, l’ex SerT, viene ancora troppo spesso percepito come il centro a cui si rivolgono i dipendenti cronici da eroina in un contesto già di grave deriva sociale, mentre oggi è un servizio che vuole occuparsi soprattutto di interventi precoci: come
in tutta la Medicina, più si interviene precocemente e più è efficace e rapido l’intervento, minore è il rischio che il problema diventi cronico. Oggi fra l’esordio di consumo
problematico di sostanze e l’accesso ai servizi di trattamento trascorrono anche 8-10 anni, che per l’alcol possono anche arrivare a 20 anni.

L’ambulatorio “Stop&Go”

Tale ambulatorio nasce proprio per vincere questa visione superata e mettere a proprio agio ragazzi e famiglie, a cominciare dalla sede, affacciata sull’Hospital Street del
Papa Giovanni all’altezza della Torre 1 (ingresso 8, lato sud dell’Ospedale).
«Chi viene trovato sotto l’effetto di sostanze o di alcol, nel referto del Pronto Soccorso trova già un appuntamento fissato all’ambulatorio ospedaliero, in cui offriremo una
consulenza medica e psicologica
» – aggiunge il direttore. «L’obiettivo è valutare la presenza di condizioni a rischio di aggravamento e offrire la possibilità di riflettere sull’episodio acuto che ha provocato l’accesso al Pronto Soccorso.»

Età e sesso dei giovani con dipendenza

Nel 2019 il servizio per le dipendenze dell’Asst Papa Giovanni XXIII ha seguito 239 ragazzi sotto i 25 anni, di cui 43 fra i 15 e i 19, e 2 fra i 10 e 14 anni. Sul dato complessivo l’81% è di sesso maschile, mentre il 19% femminile, ma se analizzando la fascia inferiore ai 19
anni si osserva una leggera differenza: la percentuale maschile si abbassa al 74% e quella femminile sale al 26%.

Quasi il 50% di questi ragazzi arriva al SerD, inviato dai servizi legati all’area del controllo (Prefettura, Tribunali, Commissione medica per le patenti di guida …), il 30% arriva volontariamente, segno che riconoscono il servizio come un luogo di consulenza/cura adeguato al problema. «Molto limitati sono invece gli invii dalla famiglia (6%), dai servizi sanitari (6%), dai servizi sociali, dalla scuola e dal volontariato (3%): come dire che lo stigma nei confronti del servizio lo hanno soprattutto gli adulti e non i ragazzi,» conclude Riglietta.
Per informazioni è possibile contattare il Ser.D. al numero 035.2676394 o scrivendo a dipendenze.segreteria@asst-pg23.it.

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