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Gli abitanti Via Monte Grigna, 11: «Dialoghiamo con il Comune, ma l’elettricità deve essere riallacciata e ci devono dare la possibilità di pagarla».

Comitato di Lotta per la casa: «Chiediamo il riconoscimento del valore politico e sociale del nostro lavoro svolto per fronteggiare l’emergenza abitativa».

 

Bergamo, 3 settembre 2019 – Questo pomeriggio gli attivisti del Comitato di Lotta per la Casa di Bergamo hanno incontrato il sindaco Giorgio Gori e una delegazione dell’amministrazione in merito al distacco dell’energia elettrica avvenuto nella palazzina di Via Monte Grigna 11, oramai dallo scorso 6 agosto.

L’incontro si è svolto nel rispetto reciproco delle parti, alla fine del quale un attivista del Comitato ha consegnato un documento al sindaco Gori in cui sono menzionate alcune richieste del Comitato stesso, fra cui il riallaccio dell’energia elettrica nella palazzina di via Monte Grigna 11 e il riconoscimento, da parte di Palazzo Frizzoni, del valore politico e sociale del lavoro svolto dagli attivisti per fronteggiare l’emergenza abitativa.

Le parti si incontreranno nuovamente il prossimo lunedì 9 settembre, alle 14:30.

«L’incontro è stato interlocutorio e abbiamo deciso di rivederci lunedì 9 settembre alle 14.30 – spiega il portavoce del Comitato – Abbiamo chiesto al comune di riconoscere il valore politico e sociale del lavoro fatto per fronteggiare l’emergenza abitativa. Abbiamo consegnato loro un documento in cui si trovano tutte le informazioni sul passato e sul progetto di autorecupero della palazzina che per noi rappresenta il futuro dello stabile e dei suoi abitanti – continua – e le richieste rimangono le stesse: per noi è importante che gli inquilini dello stabile che siano famiglie o singoli vivano in condizioni dignitose: niente elettricità significa rischi sanitari, soprattutto con l’arrivo dell’inverno», conclude.

Subito dopo l’incontro con il primo cittadino, il comitato ha convocato un’assemblea pubblica, alle 21, presso il circolo Arci Barrio Campagnola, in via Ferruccio Dell’Orto 20, nel corso della quale il portavoce del Comitato ha detto: «...prima di tutto è per noi l’occasione per ringraziare tutti coloro che in queste settimane ci hanno mostrato solidarietà e vicinanza. Grazie a loro l’energia non ci è mancata e non ci mancherà…»

In assemblea si è parlato anche del futuro della palazzina di Celadina e dei suoi abitanti, tra cui vive anche una famiglia con due minori a carico.

Intanto il sindacato degli inquilini Asia rimane ancora in attesa di riscontro da parte del prefetto Elisabetta Margiacchi, alla quale il sindacato stesso ha inoltrato richiesta di un incontro per discutere della situazione precaria in cui versano gli abitanti della palazzina in questione per mancanza di energia elettrica: «Avere staccato l’elettricità rappresenta una grave violazione dei diritti della persona che non tiene conto della presenza di adulti e, in particolare, di minori che vivono nella palazzina, i quali, con tutte le difficoltà, sono riusciti a vivere in queste settimane, ma sicuramente non riusciranno a farlo con l’arrivo dell’inverno», conclude il portavoce del sindacato.

La casa è un bene essenziale per la garanzia del benessere dei cittadini (2)

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