SHARE

Dopo l’esperienza consolidata de Lorto di Bergamo e della serra a Grumello al Piano, la Cooperativa Sociale “L’Impronta” festeggia a Chiuduno l’inizio di una nuova avventura a base di agricoltura solidale e coesione sociale.


Bergamo, 1° giugno 2019Al via il nuovo progetto, curato dalla Cooperativa Sociale L’Impronta in partnership con il Comune di Chiuduno, che coniuga solidarietà e green ai piedi della Valle del Fico, tra la città di Bergamo e il Lago d’Iseo. È stato inaugurato oggi, l’orto socialeLorto di Chiuduno” con un grande evento gratuito e aperto a tutti per celebrare insieme ai cittadini e alle diverse realtà del territorio l’impegno di utenti, educatori e volontari che hanno contribuito all’avvio di questa avventura. Un momento di festa e socialità che apre la stagione produttiva del nuovo progetto, il terzo avviato dalla Coop. L’Impronta, fatto di agricoltura solidale e coesione sociale.

Il progetto

Lorto di Chiuduno arriva infatti dall’esperienza de Lorto Sociale di Città Alta, progetto nato nel 2004 da un’idea della Coop. L’Improntarealtà che da oltre 25 anni lavora con il territorio e sul territorio della Bergamasca per aiutare persone con disabilità e fragilità a trovare o ritrovare il loro posto all’interno del tessuto sociale, che, in collaborazione con il Comune di Bergamo, ha dedicato a persone con disabilità uno spazio di formazione, crescita e lavoro. Nel 2017, in sinergia con la Cooperativa Biplano, L’Impronta aprì un nuovo spazio verde a Grumello al Piano: una grande serra che dà la possibilità a persone con disabilità di trovare la propria autonomia e la propria dimensione nel tessuto sociale.

Lorto di Chiuduno è nato, alla fine del 2018, con lo stesso spirito: il lavoro agricolo come un’opportunità di occupazione e di inclusione sociale per persone fragili e/o svantaggiate, ma anche come contesto di promozione culturale, di valorizzazione delle tradizioni attraverso percorsi didattici, laboratori esperienziali e visite guidate aperte alle scuole e ai servizi del territorio. Sorge ai piedi della Valle del Fico, su due terreni – uno di proprietà privata e uno di proprietà del Comune di Chiuduno, dati in comodato d’uso alla Cooperativa – per un totale di circa 4000 mq. Di questi, grazie al prezioso lavoro svolto da gennaio da parte di volontari, alunni della adiacente Scuola secondaria, minori e adulti coinvolti in diverse progettualità sociali del paese, 300 mq sono già stati lavorati per ospitare un orto con verdure e ortaggi, aiuole con fiori e piante aromatiche e un frutteto, da coltivare con sole tecniche e modalità biologiche, senza l’utilizzo di pesticidi o altri agenti chimici, rispettando quella che è la naturale stagionalità delle colture e l’ecosistema del territorio.

Le attività

Lorto di Chiuduno impegna nel lavoro agricolo, in via continuativa, oltre 20 tra minori con fragilità, minori figli di immigrati e persone con disabilità, affiancati da un educatore con competenze agricole e 6 volontari, sotto la supervisione dell’agronomo Marco Zonca. Come Lorto di Bergamo, quello di Chiuduno apre le sue porte a cittadini e visitatori di ogni età, che possono aiutare nei lavori quotidiani o semplicemente raccogliere i prodotti pronti per la raccolta, a fronte di un’offerta libera (nulla è in vendita) che sarà poi destinata a supportare le attività della Cooperativa L’Impronta.

Ma Lorto è anche luogo di formazione: accanto ai laboratori didattici e alle visite guidate, già avviati in via sperimentale nelle scorse settimane con l’Istituto scolastico di Chiuduno, e alle attività estive in collaborazione con i CRE di Chiuduno e Grumello, L’Impronta sta lavorando per avviare, dal prossimo anno scolastico, dei veri e propri percorsi formativi per le scuole primarie e secondarie, con l’obiettivo di educare anche i più piccoli alla cura della terra e delle persone.

Al via anche una collaborazione pensata per le fasce più anziane della popolazione, che a Chiuduno sono coinvolte nell’Alzheimer Cafè del progetto Invecchiando s’impara (a vivere) dell’Ambito di Grumello del Monte, di cui il Sindaco di Chiuduno, Stefano Locatelli, è anche Presidente.

Una importante offerta formativa, socio-occupazionale e socio-educativa, quindi, che, come a Bergamo e a Grumello al Piano, mira a coinvolgere i cittadini di ogni età e le diverse realtà del territorio.

L’evento inaugurale

E proprio con la cittadinanza e le diverse realtà di Chiuduno, l’Impronta ha voluto condividere un momento di convivialità festeggiando l’inaugurazione de Lorto di Chiuduno: una mattinata di visite guidate, di laboratori gratuiti per bambini e ragazzi e di brindisi, che ha visto intervenire il Sindaco di Chiuduno Stefano Locatelli, il dirigente de L’Impronta Michael Evans, l’agronomo Marco Zonca e gli studenti dell’IC di Chiuduno che hanno raccontato il progetto ed anticipato le iniziative che coinvolgeranno Lorto già da questa estate.

«Lorto è un bene comune dove tutti i soggetti del territorio possono trovare spazio come risorse attive di un progetto condiviso – ha dichiarato Danilo Bettani, presidente della Coop. Sociale L’Impronta – che promuove coesione sociale, scambio di saperi e valorizzazione delle diverse capacità. C’è ancora molto lavoro da fare – ha proseguito – ma i riscontri positivi già ottenuti a Bergamo e a Grumello al Piano non possono che incoraggiarci e renderci orgogliosi di intraprendere questa nuova splendida avventura. Per questo siamo felici di invitare tutti i cittadini e le realtà pubbliche e private ad unirsi a noi per alimentare ed accrescere una rete di solidarietà, capace di coinvolgere non solo le persone con disabilità o fragilità, ma tutta una intera comunità».

L’impronta è una cooperativa sociale che opera negli Ambiti territoriali di Bergamo, Seriate, Dalmine e Grumello del Monte per lo sviluppo delle comunità locali, la promozione umana e l’integrazione sociale dei cittadini. Riunisce le istanze sociali, culturali e politiche con quelle del volontariato locale e della cooperazione. Si ispira a principi di mutualità, solidarietà, democrazia, libertà ed assenza di lucro. Da venticinque anni la cooperativa sociale L’impronta persegue la mission “Il sogno di abitare la nostra terra” nella quale “abitare” ha, accanto all’importanza riconosciuta ai progetti residenziali per persone con disabilità, per minori in difficoltà, per adulti fragili, il senso del radicamento territoriale, del vivere nel significato più pieno ed autentico.

LASCIA UN COMMENTO