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L’Obiettivo del corso è quello di fornire al medico tirocinante le competenze professionali per farsi carico della salute dei propri assistiti nelle varie fasi della loro vita.

Al termine del corso, i tirocinanti avranno maturato competenze nell’attività clinica, nella relazione con l’assistito, nell’organizzazione dell’attività e nella gestione dei percorsi clinico-assistenziali.

 

Bergamo, 15 aprile 2019 –Ha avuto luogo questa mattina all’ATS Bergamo, l’inaugurazione del nuovo corso triennale di formazione specifica in Medicina Generale. Hanno preso parte all’incontro: Massimo Giupponi, direttore generale Ats Bergamo; Maria Beatrice Stasi, direttore generale Asst Papa Giovanni XXIII; Francesco Locati, direttore generale Asst Bergamo Est;
Peter Assembergs, direttore generale Asst Bergamo Ovest, e Guido Marinoni, presidente Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Bergamo.

Le tre classi di allievi medici bergamasche svolgeranno le 3200 ore di attività pratiche nelle tre AST: Papa Giovanni XXIII (19 studenti), Bergamo Est (18 studenti), Bergamo Ovest (17 studenti), mentre le 1600 ore di formazione teorica saranno dispensate presso l’ATS di Bergamo, uno degli otto poli formativi individuati da Regione Lombardia per ospitare una o più classi di tirocinanti.

Obiettivo del corso

E’ quello di fornire al medico, in formazione, le competenze professionali necessarie per farsi carico della salute psicofisica dei propri assistiti nelle varie fasi della loro vita.. Al termine del percorso formativo i tirocinanti avranno maturato competenze nell’attività clinica, nella relazione con l’assistito, nell’organizzazione dell’attività e nella gestione dei percorsi clinico-assistenziali. L’attività pratica, invece, ha lo scopo di offrire competenze specifiche all’individuazione e soluzione dei problemi e nella gestione delle procedure, facendo partecipare direttamente i medici in formazione alle attività clinico-professionali, solo così, saranno in grado di eseguire direttamente le manovre semeiotiche, strumentali e operative previste nel piano formativo, sia sotto la supervisione del tutor che in autonomia.

 

Vediamo, nello specifico, cosa hanno detto i vertici della sanità bergamasca

«La vostra figura riveste carattere di particolare importanza nel sistema sanitario territoriale – ha spiegato Massimo Giupponi -. oggi voi siete le 54 nuove leve rappresentanti un elemento positivo per tutti – ha proseguito – sia per la sanità sia per i pazienti. Grazie al direttore sanitario del Papa Giovani XXIII che ha dato il suo supporto per questo progetto di lavoro sul territorio bergamasco che è stato anche motivo di soddisfazione per noi dell’ATS».

«Vorrei dire qualcosa a riguardo il corso: qualcuno ha detto che non avrebbe funzionato. Sciocchezze! Il medico di medicina generale è destinato a diventare un vero professionista nel campo della sanità – ha sottolineato Guido Marinoni -. Vivere e integrarsi significa vivere con la propria professionalità, seguendo i propri assistiti non per poche volte , ma per tuttala vita. Dovete apprendere la massima conoscenza della professione per avere poi uno studio tutto vostro da gestire, assieme al personale, che rappresenta un impegno completo e specialistico, nel settore della sanità».

«L’unica cosa che mi sento di dire è che questo progetto rappresenta un vero e proprio investimento sul futuro della sanità territoriale, e soprattutto importante affinché possiate acquisire la professionalità nel settore. Dovrete interloquire in modo attivo e cercare di portare a casa le esperienze che acquisirete», ha commentato Peter Assembergs.

«Verrete a contatto con realtà distribuite sul territorio – ha spiegato Francesco Locati come i presidi ospedalieri e dovrete espletare la vostra professionalità acquisita di assistenza primaria. Vi faccio un grosso “in bocca al lupo”. Quella a cui andrete incontro sarà un’occasione che riguarderà non solo la medicina, ma anche i modelli organizzativi di essa».

«Nel nostro Paese non è vero che mancano medici, come affermano alcuni – ha aggiunto Maria Beatrice Stasi – ma medici specialisti e di medicina generale. Il risultato impegna noi tutti per dare il meglio di noi stessi. Siamo contenti di avere avviato su tutto il territorio questo progetto nuovo di medico di medicina generale con integrazione ospedaliera per lavorare in squadra. Voi rappresentate il futuro della sanità che ha bisogno di giovani leve», ha concluso.

Ecco il commento di Massimo Totaro, responsabile del corso triennale di formazione specifica in Medicina Generale:

 

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