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Sgominato una banda di spacciatori magrebini i cui proventi di droga hanno fruttato loro, in meno di due anni, circa 130 mila euro.

Bergamo, 21 febbraio 2019 I poliziotti dell’Antidroga della locale Questura hanno smascherato una fiorente attività di spaccio messa in essere da due nordafricani, un 39enne e un 66enne che sono stati arrestati assieme ad altri due loro connazionali, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, avvenuta lo scorso 21 febbraio.

Utilizzando la loro abitazione per lo spaccio di cocaina, sita nel quartiere di Campagnola, i due tunisini avevano messo su un’attività di spaccio abbastanza lucrativa.

Tale attività di spaccio è stata scoperta, a seguito dei continui appostamenti effettuati dagli agenti della Squadra Mobile, anche perché l’appartamento era diventato un market della droga per i tossicodipendenti del luogo, e non solo. I due spacciatori usavano per gli spostamenti un furgone di colore giallo, e quando ricevevano gli ordinativi di droga, per le strade del quartiere, si recavano uno per volta nella loro base operativa per rifornirsi, ma anziché entrare con le chiavi, telefonavano al complice, che si trovava in casa per prepararla in modo tale da eludere eventuali interventi delle forze dell’ordine.

I poliziotti hanno poi effettuato minuziosi controlli nell’abitazione degli extracomunitari, trovando e sequestrando circa 50 grammi di cocaina, 2 bilancini di precisione, oggetti per il taglio della droga, diversi telefonini cellulari e denaro contante (1500 euro).

Dalle successive indagini, condotte dagli inquirenti sui tabulati delle schede telefoniche dei cellulari sequestrati, è stato stimato che i due magrebini, in meno di due anni, hanno spacciato sostanze stupefacenti per un valore di circa 130mila euro.

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