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«Equilibrio Sottile» è il tema della rassegna biennale Festival fotografico Bergamo 2018, promossa dall’Associazione Fotografica orobica, che si terrà dal  27 ottobre all’11 novembre presso il Monastero del Carmine a Città Alta.

 

Bergamo, 18 otto e 2018 – «Questo festival della fotografia riesce a regalare anche quest’anno alla città di Bergamo una manifestazione culturale interessante. L’Amministrazione è stata sempre sensibile al riciclaggio dei rifiuti e alla questione ambientale del territorio. Come si sa, in questo momento sono parecchi i milanesi che sono preoccupati per l’inquinamento atmosferico che ha avvolto la città, causato dal rogo sviluppatosi in un capannone di raccolta rifiuti. Ciò serve da monito anche per i nostri concittadini affinché si prendano cura dell’ambiente e a tenere comportamenti che vertano alla tutela dell’ambiente stesso. Il futuro del nostro pianeta è in pericolo e noi dobbiamo agire per scongiurarlo. Anche il Papa Francesco nella sua Enciclica ha parlato di difesa ambientale e di comportamento responsabile di ciascuno di noi verso l’ambiente che ci circonda». Ciò è quanto ha detto Marzia Marchesi, presidente del Consiglio Comunale nel corso della conferenza stampa sul festival “Equilibrio sottile. Terra oggi per un futuro domani”, tenutasi stamattina a Palazzo Frizzoni a cui hanno preso parte anche Daniela Sonzogni, presidente del Festival; Denis Curti, direttore artistico, e con la partecipazione di Tiziana Barbiero, TTB Teatro tascabile di Bergamo; Gianni Milesi, past president CESV.

È l’«Equilibrio Sottile» di un ambiente sempre più degradato e contaminato dall’azione antropica dagli effetti devastanti sull’ecosistema, il tema scelto per la seconda edizione di «Fotografica. Festival di Fotografia Bergamo», la rassegna biennale promossa dall’ Associazione Fotografica e con la consulenza artistica di Denis Curti, in programma dal 27 ottobre all’11 novembre 2018.

Programma

Avranno luogo diciassette giorni di mostre fotografiche, incontri e dibattiti, presso il Monastero del Carmine, nella splendida cornice di Città Alta con la partecipazione di maestri entrati nel gotha internazionale della fotografia e di giovani emergenti dalle straordinarie capacità, accomunati da un unico filone narrativo: la denuncia dei danni irreparabili provocati dal cambiamento climatico, testimoniati da scatti rigorosi, sinceri, a volte persino brutali nella loro efficacia comunicativa. Immagini che, riprendendo gli avvenimenti drammatici dei giorni nostri, causati dall’inquinamento ambientale, che dimostrano, al tempo stesso, la bellezza del pianeta Terra, stimolando una nuova e più risoluta presa di coscienza rispetto al futuro sviluppo.

«Questo progetto fotografico e giornalistico è stato creato per affrontare il problema ambientale – spiega Daniela Sonzogni con le meravigliose immagini in bianco e nero. La mostra di quest’anno è legata al luogo: il Monastero del Carmine. La nostra presenza sul territorio ha una valenza soprattutto ambientale – prosegue – che ci porta in quei luoghi dove è necessario intervenire a riprendere situazioni di degrado e inquinamento dell’ecosistema».
A essere esposti saranno i lavori di: Gianni
Berengo Gardin, fotografo di fama internazionale, con scatti in bianco e nero che ritraggono il quotidiano passaggio delle navi da crociera nella laguna di Venezia, mostra curata da Alessandra Mauro; Alessandro Grassani, autore di documentari su temi sociali in oltre 30 Paesi e per l’Organizzazione Internazionale per la migrazione, le cui foto accenderanno i riflettori sulle migrazioni climatiche.

«La fotografia deve assumersi il coraggio di prendere posizione sulla politica e l’economia – aggiunge Denis Curti e farci vedere con i suoi occhi la realtà dei fatti. Penso ai fotografi che raccontano il disagio dell’ambiente. La fotografia vede il mondo così com’è – conclude ovvero attraverso un’ottica reale».

Ecco il link del programma completo della manifestazione:

http://www.fotograficafestival.it/press.

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