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Il forte incremento di matricole all’Ateneo orobico ha creato una forte richiesta di alloggi per questi ultimi.

L’Università si appella ai privati bergamaschi che dispongono di spazi da dare in affitto a studenti.

 

 

Bergamo, 27 settembre 2018 In seguito al notevole incremento delle iscrizioni per l’anno accademico 2018/19 ne è conseguito un forte aumento delle richieste di alloggio da parte di studenti provenienti da altre Regioni d’Italia e dall’estero, l’Università degli Studi di Bergamo invita tutti i privati che abbiano a disposizione spazi da dare in affitto a mettersi in contatto con l’Accommodation Service, un servizio che mette in contatto privati intenzionati ad affittare alloggi a studenti.

Prima di segnalare la loro disponibilità ed essere inseriti nell’Albo dei locatori, i medesimi dovranno prendere contatti con l’Università all’indirizzo accommodation.service@unibg.it e prendere visione delle condizioni economiche e regolamentari consultabili al link https://www.unibg.it/campus-e-servizi/servizi-gli-studenti/accommodation-service

Per le sole residenze gestite dall’Università le domande, ad oggi, sono 374 (154 posti disponibili) di cui 127 matricole di provenienza europea, 68 provenienti da Paesi extra Europei e 179 iscritti ad anni successivi senza distinzione. Oltre alle disponibilità offerte dalle Residenze, lo scorso anno l’Accommodation Service ha trovato una soluzione abitativa presso privati ad oltre 300 studenti, compresi gli ERASMUS. Visto l’incremento di iscrizioni, si ritiene che quest’anno la richiesta subirà un aumento.

Un’emergenza, quella abitativa, in linea con il resto d’ Italia, che in questo settore registra un intenso fermento. Secondo il dossier “Student Housing in Italia, 2018” redatto da Jll (società che fornisce servizi esperti di proprietà commerciale e investimenti per società e investitori in Italia e nel mondo) l’Italia è fanalino di coda a livello europeo. Rapportando il numero di posti letto con la totalità degli studenti, in Italia il rapporto non supera il 3%, mentre nel Regno Unito è pari al 23%, in Francia all’11%, in Germania al 9% e anche la Spagna ci precede con il 6 per cento. Inoltre, in Italia il 75% degli studenti universitari vive ancora in famiglia mentre per esempio in Finlandia questa percentuale scende al 5%.

A Bergamo l’Università ha già avviato a partire dal 2016 il Progetto Montelungo, con un riutilizzo dello spazio cittadino delle ex-caserme Montelungo e Colleoni, dismesse nel 1998. L’obiettivo dell’Università è di garantire ai suoi studenti una risposta strutturale stabile e non episodica.

Sebbene i dati 2018-2019 non siano puntuali in quanto i dati non sono ancora definitivi e stabilizzati l’Università di Bergamo negli ultimi 5 anni ha registrato un progressivo aumento degli immatricolati. A metà settembre gli immatricolati delle Lauree Triennali e a ciclo unico dai 3.933 studenti dell’anno accademico 2014-2015 sono costantemente aumentati fino a toccare quest’anno 5800; stesso andamento positivo per gli iscritti al primo anno alle Lauree magistrali saliti in 5 anni da 1231 a a circa 2500 studenti per un totale di iscritti totali circa 22000.

L’aumento degli iscritti e del numero di studenti fuori sede ha spinto l’Ateneo verso una riorganizzazione di tempi, spazi e servizi. Il completamento del nuovo edificio in via Pignolo ha risolto i problemi di spazi per il polo umanistico, e la realizzazione delle residenze studentesche alla Montelungo, luogo di aggregazione sociale, darà una prima risposta alla crescente domanda di alloggi.

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