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Approvato il piano di potenziamento arboreo in città, dove verranno piantumati oltre 400 alberi. Trattasi di piante speciali  selezionate e resistenti,  in grado di assorbire i gas inquinanti.


Bergamo, 30 agosto 2018 – 150mila euro è  il costo per dotare la città di oltre 400 alberi che verranno piantumati lungo i suoi viali. Questo è quanto ha deliberato  la Giunta comunale, nel pomeriggio,  mettendo in atto il piano di potenziamento delle piantumazioni lungo le strade, individuando luoghi in cui piantare nuovi alberi e altri dove sostituire piante sane al posto di quelle malate da tempo.
Il progetto fa parte del piano dell’Amministrazione comunale sul verde pubblico urbano, che porterà alla piantumazione, entro gennaio 2019, di ben 1300 alberi tra strade, parchi e giardini pubblici.
Gli interventi più consistenti di tale progetto si concentreranno sulla via Briantea (26 nuovi alberi della varietà Fraxinus Ornus), in via Carducci (12 aceri), al parco dell’Azzanella (36 alberi da frutto, tra cui vite americana e fichi), in via Porta Dipinta (13 Fraxinus Ornus), al parcheggio di via Crocefisso (10 Fraxinus Ornus), in via Caprera (12 pini), in via Paglia (17 cercis siliquastrum) e in via Legionari di Polonia (con 85 Ilex Acquifolium).

«Visto il cambiamento climatico e il livello spesso critico dell’inquinamento atmosferico – spiega l’assessore al Verde Pubblico Leyla Ciagà (nella foto) – si è pensato di avere un maggior controllo dei gas inquinanti e delle polveri sottili (PM10) realizzando e implementando i viali alberati cittadini considerando la loro particolare capacità di trattenere le polveri sottili e metabolizzare l’anidride carbonica anche in presenza di quantità oltre i limiti previsti dalle normative vigenti. Oltre a questo le piante, per loro natura – prosegue l’assessore – rendono ancor più vivibile l’ambiente urbano fornendo ossigeno, assorbendo, come sottolineato, l’anidride carbonica e mitigando la calura grazie alle loro chiome e al processo di traspirazione, con immissione nell’aria di quantità significative di umidità».
L’Ibimet, l’Istituto di biometeorologia del Cnr di Bologna, ha compiuto approfonditi studi sulla mitigazione del clima urbano attraverso l’utilizzo delle alberature in città. Secondo questa classifica è il bagolaro (Celtis australis) ad avere le migliori prestazioni contro le polveri sottili. Mentre i migliori nell’assorbire CO2 sono il tiglio selvatico (Tilia cordata), il biancospino (Crataegus monogyna) e il frassino (Fraxinus ornus).
In generale, le specie migliori che possono resistere al forte inquinamento urbano sono quelle autoctone e della flora locale come frassino maggiore, orniello, biancospino, acero campestre, acero platano ide (Acer platanoides), acero di monte (Acer pseudoplatanus), bagolaro (Celtis australis), albero di giuda (Cercis siliquastrum), gelso (Morus alba o nigra), ontano nero (Alnus glutinosa), carpino bianco (Carpinus betulus), tiglio (Tilia cordata) e olmo (Ulmus sibirica). Per questo motivo la scelta del Comune di Bergamo è ricadute su questo tipo di varietà. Il progetto, quindi, ha come obiettivo la realizzazione e l’implementazione dei viali alberati con le specie appropriate, resistenti all’ambiente urbano, e con bassa manutenzione.

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