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Stroncato da un male incurabile, il vice Questore Antonio Vinciguerra, ex dirigente del Commissariato di Treviglio, trasferito al Commissariato di Sorrento e poi a quello di Ischia dove, nel mese di ottobre scorso, aveva anche coordinato i servizi per il vertice dei G7 per poi essere trasferito alla DIGOS di Napoli.

Treviglio, 17 luglio 2018 – Ieri sera è deceduto all’età di soli 54 anni, nella sua Campania, il dr. Antonio Vinciguerra, vice Questore della Polizia di Stato, attualmente ai vertici della D.I.G.O.S. di Napoli, ma tra il 2002 e il 2004 Dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Treviglio dove, già all’inizio della sua carriera, si era distinto per l’impegno profuso, professionalità e doti umane, nella sua attività, mantenendo sempre i contatti con i colleghi anche dopo l’avvenuto suo trasferimento.

Colpito recentemente da un brutto male, ha lottato come un leone fino all’ultimo soffio di vita, recandosi frequentemente anche a Milano per tentare tutte le cure disponibili per debellare la neoplasia che lo aveva colpito alla testa.

Durante i suoi viaggi in Lombardia, in varie occasioni, si era anche fermato per incontrare nuovamente i colleghi del Commissariato della bassa bergamasca, commuovendo tutti.

Poliziotto esemplare dalla carriera specchiata, dopo gli anni di servizio alla direzione del Commissariato di Treviglio, era stato trasferito al Commissariato di Sorrento e poi al Commissariato di Ischia dove, nel mese di ottobre scorso, aveva coordinato i servizi per il vertice dei G7, per poi essere trasferito alla DIGOS di Napoli.

Alla moglie Silvana e ai figli Michele e Gabriele va l’abbraccio commosso dell’attuale Dirigente e vice Questore Angelo Lino Murtas e di tutto il personale del Commissariato, che con molto affetto hanno inviato loro un commosso messaggio di condoglianze e una corona di fiori per il funerale, che si terrà oggi nella chiesa di Santa Lucia al Monte a Napoli, città dove ultimamente il poliziotto prestava servizio.

Il dott. Vinciguerra è stato ricordato da tutti i suoi ex colleghi del Commissariato di Treviglio, per il suo particolare stile, abnegazione, passione e competenza di servizio, con le bandiere a mezz’asta in segno di lutto, avendo onorato la divisa fino all’ultimo momento della sua esistenza, distinguendosi come servitore dello Stato a favore anche dei cittadini Trevigliesi.

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