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L’operazione congiunta tra Finanzieri e funzionari della Dogana portuale ha portato al sequestro dell’ingente quantitativo di sigarette di contrabbando che, se vendute al mercato nero, avrebbero fruttato circa 1,5 milioni di euro

 

 

 

Livorno 26 maggio 2018 – Nella giornata di ieri, la GdF assieme a funzionari della locale Agenzia delle Dogane, fra numerosi containers provenienti dal Nord Africa con destinazione porto di Livorno, ne hanno selezionato e ispezionato uno ritenuto altamente sospetto, rinvenendo e sequestrando al suo interno 9.000 chilogrammi di sigarette di contrabbando.

L’ingente quantitativo di TLE (tabacchi lavorati esteri), suddiviso in ben 900 casse da 50 stecche ciascuno, era stato nascosto, dietro a pezzi di arredamento provenienti dal porto africano di Bissau (Guinea Bissau), con scalo a Tangeri (Marocco). Dai documenti controllati dalle Fiamme Gialle risultava che il container era utilizzato per il trasporto di tavoli e sedie di legno destinati in Italia.

I marchi delle sigarette sequestrate si riferivano alle cc.dd. “cheap white”, ossia sigarette che non vengono immesse nel mercato dell’Unione Europea perché non rispondono alle sue normative, ovvero ai livelli qualitativi e di sicurezza comunitari, ma sono ugualmente molto ricercate perché vengono vendute a basso prezzo.

Una volta immesse sul mercato con la vendita al dettaglio, avrebbero, infatti, fruttato circa 1,5 milioni di euro.

Il sequestro è frutto della quotidiana attività operativa dei funzionari doganali e dei finanzieri, che procedono con un’accurata selezione dei containers che destano sospetti per la provenienza, la destinazione o il tipo di carico.

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