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Una casa manager si occuperà di rilevare e monitorare i bisogni dei singoli pazienti per la definizione del piano assistenziale individuale e si interfacciera’ con i servizi interni ed esterni del nosocomio bergamasco per garantire al paziente l’accesso agli ausili e all’assistenza di cui necessita per superare i limiti imposti dalla malattia

 

Bergamo, 11 aprile 2018 – Questa mattina all’Ospedale Papa Giovanni e’ stato pesentato il progetto “Superabile“, a favore dei pazienti con SLA e altre gravi malattie neurologiche, realizzato grazie al sostegno di UBI Banca e dell’Associazione IBIS.
Sono intervenuti Carlo Nicora, Direttore Generale ASST Papa Giovanni XXIII; Luca Gotti, Responsabile M.A.T. Bergamo e Lombardia Ovest – UBI Banca; Lodovica Torza, Presidente Associazione IBIS; Maria Rosa Rottoli, Direttore Neurologia ASST Papa Giovanni XXIII e Virginio Bonito, Neurologo ASST Papa Giovanni XXIII.
Cos’e’ il progetto Superabile
Grazie al supporto di Ubi Banca e dell’Associazione Ibis, si attiva al Papa Giovanni una nuova figura professionale, tecnicamente un “case manager” letteralmente “coordinatore del caso” specializzata nel facilitare l’accesso dei pazienti affetti da SLA e altre gravi malattie neurologiche ai servizi di cui hanno bisogno, anche quelli al di fuori dell’ospedale, come vuole la Riforma del sistema socio sanitario di Regione Lombardia.
E’ questo il cuore del progetto Superabile, chiamato così perché ha come  obiettivo ultimo quello di consentire ai pazienti di superare i limiti imposti dalla malattia. Soprattutto sul fronte della comunicazione e dei movimenti, e di acquisire nuove abilità e competenze per una migliore qualità di vita.

Grazie alla generosità del territorio Bergamasco siamo riusciti già dal 2015 ad anticipare le linee strategiche di cura e presa i carico che la Riforma della sanità regionale sta estendendo a tutti i pazienti cronici e fragili. Qesta secondo me è una rappresentazione concreta dell”intregrazione ospedaliera”, ha commentato Carlo Nicora, direttore generale dell’ASST Papa Giovanni.

“Questa figura oltre a rilevate i bisogni assistenziali dei pazienti con malattie neurologiche Degenerative – ha sottolineato Virginio Bonito, neurologo – parteciperà, per esempio, anche alla valutazione delle capacita’ residue per la fornitura e l’addestramento all’utilizzo del comunicatore più idoneo e alla definizione del piano assistenziale individuale”.

Maria Rosa Rottoli, direttore della neurologia ha poi spiegato le caratteristiche della SLA dicendo: “La Sclerosi Laterale Amiorofica e altre malattie neurologiche comportono deficit neurologici anche molto complessi e variabili e bisogni che trovano una risposta in varie realtà sociosanitarie: l’ospedale, il domicilio , la terapia intensiva, le RSA e l’Hospice. Il progredire della malattia fa sì che il paziente e la famiglia debbano interagire con figue diverse , in una rete complessa che rischia di diventare un ‘labirinto’ nel quale non sanno neppue a chi rivolgersi. In un percorso di cura che si prolunga negli anni – ha aggiunto la neurologa – avere una figura che facilita la comunicazione e il coordinamento tra i professionisti sanitari e socio-sanitari è  indispensabile per ridurre gli interventi intempestivi e inappropriati, la frreammentazione dell’assistenza e le riammissioni ospedaliere per emergenze annunciate e spesso prevenibili”, ha concluso.

 

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