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La GdF di La Spezia arresta 11 persone per corruzione, concussione, turbativa d’asta, rivelazione del segreto d’ufficio e falso in atto pubblico

 

La Spezia 3 aprile 2018 – La Guardia di Finanza spezzina, coordinata dalla locale Procura della Repubblica (P.m. Monteverde) sta eseguendo 11 misure di custodia cautelare, di cui 4 in carcere e 7 ai domiciliari, a seguito di una complessa indagine condotta nell’ambito della sanità della città del Golfo.

Le misure cautelari, disposte dal G.I.P. De Bellis, presso il Tribunale della Spezia, si sono rese necessarie per mettere fine alla continua attività criminosa, messa in atto da un dirigente apicale dell’A.S.L. n. 5 spezzina; M.B. di anni 49, residente a Catania; due dirigenti e un rappresentante di zona di una società multinazionale, leader nella produzione e commercializzazione di strumentazione ospedaliera; D.A. di anni 69 di Gaggiano (MI); G.C. di anni 60 di Monza; E.F. di anni 62 di Genova, di cui si sono avuti riscontri fino a pochi giorni fa su gare in corso di svolgimento, e verso i quali sono state prese tali misure cautelari per impedire l’inquinamento di fondamentali elementi probatori.

Al dirigente A.S.L. sono stati contestati i reati di corruzione, concussione, turbativa d’asta, rivelazione del segreto d’ufficio e falso in atto pubblico, mentre ai rappresentanti della multinazionale i reati di corruzione e turbativa d’asta. Gli arresti domiciliari sono stati notificati a persone che, a vario titolo, sono intervenute nella turbativa delle aste, in alcuni casi concorrendo nel reato di corruzione. Si tratta di 2 imprenditori spezzini, L.M. di anni 66 e R.M. di anni 48; un imprenditore catanese A.S.D’A., e altri 4 tra professionisti e tecnici: M.S. di anni 58 di Vezzano Ligure (SP), A.C. di anni 61 di Bolano (SP), C.P. di anni 60 di Pizzighettone (CR) e A.P. di anni 74 di Beverino (SP); quest’ultimo già condannato nel novembre del 2017 a 7 anni e 6 mesi di reclusione con interdizione perpetua dai pubblici uffici per delitti contro la P.A., nell’ambito di altro procedimento.

Le indagini, iniziate nel maggio dello scorso anno, sono state condotte attraverso attività tecniche di ascolto, appostamenti, pedinamenti ed acquisizioni documentali che hanno permesso agli inquirenti di accertare: 1. vari atti concussivi posti in essere dal dirigente A.S.L., il quale abusando della sua posizione di direttore dei lavori, nonché di responsabile unico del procedimento in diversi appalti pubblici (rivestiva la qualifica di pubblico ufficiale) ha costretto gli appaltatori, dietro minaccia di ritardare i pagamenti, tramite procedure di contestazione sui lavori, di avvalersi per le forniture di prodotti e subappalti di imprenditori “amici”, i quali, a loro volta, hanno ricambiato il pubblico ufficiale con regalie e somme di denaro;

2. il succitato dirigente, nella veste di commissario di gara ha messo in atto la turbativa della gara nell’assegnazione di un appalto a livello regionale per la forniture di attrezzature e strumentazioni ospedaliere (apparecchi per anestesia ed altro) alle AA.SS.LL. liguri,favorendo la multinazionale oggetto delle indagini. In particolare, la gara è stata truccata manomettendo fraudolentemente la formula di una tabella in formato excel esplicativa dell’attribuzione del punteggio tecnico all’offerta della predetta multinazionale; 3. corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio. Il pubblico ufficiale infedele, come prezzo della propria attività illecita, riceveva denaro, promesse di denaro ed altre utilità dai dirigenti della multinazionale; 4. la turbativa di tre gare svolte dall’ASL 5 spezzina, per gli incarichi di certificazione energetica, ricognizione ed aggiornamento catastale degli immobili dell’ASL e la fornitura di attrezzature elettromedicali (lavaendoscopi).

Nei primi due casi, il pubblico funzionario, al fine di favorire un imprenditore amico, ha chiesto ai concorrenti di non presentare alcuna offerta; nel terzo caso, essenso il medesimo membro della commissione aggiudicatrice, al fine di favorire una ditta amica, ha “confezionato” un bando “su misura”, suggerendo come presentare l’offerta al fine di garantirne l’aggiudicazione e, infine, ha chiesto alla stessa ditta di suggerire i punteggi da dare alle altre ditte concorrenti; 5. ha effettuato anche la turbativa di una gara svolta dall’ASL di Massa per l’emissione dei titoli di efficienza energetica; 6. ha falsificato, infine, un verbale di gara (e quindi un atto pubblico), svolta presso l’ASL di Massa per la costruzione del palazzetto dello sport.

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