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A seguito dello scoppio di un serbatoio per la lavorazione di scarti di macellazione avicola, sono morti due operai: Giambattista Gatti e Giuseppe Legnani entrami padri di famiglia

 

Treviglio, 1 aprile 2018 – Questa mattina gli abitanti della via Calvenzano, dove sorge l’azienda Ecb di Treviglio, hanno prima avvertito uno strano odore nell’aria, e subito dopo un forte boato seguito da una nuvola di fumo bianco e nero che fuoriusciva dall’azienda. Più tardi si è saputo che era avvenuta un’esplosione di un serbatoio per essiccare farine alimentari per pet, dove vengono lavorati gli scarti della macellazione avicola, come ossi e pellame di pollo, a seguito della quale sono morti due operai. Si tratta di Giambattista Gatti e Giuseppe Legnani, entrambi lasciano mogli e figli. Subito dopo la disgrazia, i locali carbinieri hanno chiuso la strada e deviato gli autoveicoli verso un percorso alternativo.

Sul posto è giunto anche il sindaco di Treviglio, Juri Imeri, assieme al comandante della polizia locale, Antonio Nocera.

Nel corso del rito Pasquale, officiato nel duomo di Milano dall’arcivescovo monsignor Mario Delpini, quest’ultimo ha esortato i fedeli, che in gran numero seguivano la messa, a pregare per i morti della tragedia di Treviglio avvenuta proprio nel giorno della resurrezione di Cristo.

«Anche a Pasqua, purtroppo, si lavora e si muore – ha commentato l’assessore al Lavoro di Regione Lombardia, Melania Rizzoli –. Il grave incidente accaduto stamattina in un’azienda di mangimi a Treviglio, nella Bergamasca, nel quale hanno perso la vita due operai, ci conferma che dobbiamo lavorare ancora sulla prevenzione, sulla formazione ed il rafforzamento dei controlli, e questa sarà una delle priorità del mio assessorato. Sono vicina alle famiglie dei lavoratori vittime di questa ennesima tragedia che colpisce la nostra Regione e l’Italia intera – ha proseguito Rizzoli – mentre siamo in attesa che le Forze dell’Ordine ed i Vigili del Fuoco, prontamente intervenuti come sempre, confermino che non c’è il pericolo di inquinamento dell’aria da anidride carbonica, a seguito dell’esplosione che ha causato questo dramma».

Anche la la segretaria della Cisl , Annamaria Furlan ha espresso il suo cordoglio per gli operai deceduti a seguito della disgrazia accaduta a Treviglio, e ha detto:

«Esprimiamo il nostro più profondo cordoglio per gli operai deceduti oggi a Treviglio. Il giorno di Pasqua è stato funestato da un’altra inaccettabile tragedia sul lavoro. In questo momento doloroso la Cisl è vicina alle famiglie che hanno perduto i loro cari e ai loro colleghi. In quello che dovrebbe essere un giorno di festa – ha aggiunto la sindacalista – ci ritroviamo a fare i conti, ancora una volta, con tragici incidenti nei luoghi di lavoro: un grido d’allarme verso istituzioni e imprese chiamate a costruire una nuova cultura della sicurezza e della prevenzione. Chiediamo che venga al più presto fatta chiarezza sui motivi dell’incidente e su eventuali responsabilità e negligenze. Ma una cosa è certa: un lutto sul posto di lavoro è comunque un fatto inaccettabile. Il bilancio di decessi – conclude la segretaria – infortuni e malattie professionali rimane nel nostro paese drammatico».

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